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Patrimonio artistico e religioso

Il Sacro Monte di Mongardino torna all’antico splendore: la presentazione dei restauri

Questa mattina la presentazione del complesso dedicato alla Via Crucis, le cui origini risalgono al 1739 e fatto edificare sul colle Sant’Antonio di Mongardino

È proseguita l’opera di restauro delle cappelle del Sacro Monte di Mongardino, unico esempio astigiano di tale complesso dal significato religioso e artistico e questa mattina, sabato, vengono presentati i lavori di restauro del complesso dedicato alla Via Crucis, le cui origini risalgono al 1739 e fatto edificare sul colle Sant’Antonio di Mongardino da don Giuseppe Tagliano, titolare del beneficio di Sant’Antonio da Padova. È costituito da tredici cappelle, dedicate alla Via Crucis, poste ad anello sul colle, e da quattro cappelle ai lati del percorso d’accesso che sono dedicate alle Anime del Purgatorio, alla Natività, all’Ultima Cena e a Gesù nell’orto e da una piccola chiesa alla sommità del percorso. «Dopo anni di abbandono e grazie a un importante intervento di restauro architettonico e dell’apparato decorativo e scultoreo, iniziato nel 2012, è ora possibile riammirare il complesso nel suo primitivo splendore. Allo stato attuale sono visitabili 13 delle 17 cappelle. L’importante progetto di recupero è stato realizzato grazie alla collaborazione di enti, associazioni, fondazioni e di tutta la comunità mongardinese che avrà il difficile compito di custodirne la memoria e tramandarne il valore alle giovani generazioni», sottolineano l’amministrazione comunale e la parrocchia mongardinese.

La giornata inaugurale del Sacro Monte di Sant’Antonio prevede questa mattina, alle 10, la presentazione delle cappelle restaurate con il contributo di Regione Piemonte, Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, Fondazione Crt, Fondazione Compagnia San Paolo, Cei, Comune, parrocchia e Pro loco di Mongardino. Alle 12,30 un rinfresco a cura della Pro loco e nel pomeriggio, a partire dalle 14,30, il convegno “Sentire e vedere il Cristo: reliquie, santuari, sacri monti”. Allestito in collaborazione con il Dipartimento di Studi storici dell’Università di Torino, il momento di studio punta l’attenzione anche sul patrimonio piemontese tra arte, storia e natura dei santuari e sacri monti. Intervengono Riccardo Ampio, ricercatore, Paolo Cozzo e Pierangelo Gentile dell’Università di Torino. Alle 16,45 una degustazione dei vini dei produttori mongardinesi e alle 17,15 il concerto dell’Ensemble vocale e strumentale Musas.

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