È stata una nona edizione di Radio Alba Festival trasmessa in diretta YouTube e Facebook con doppio evento, quella che si è svolta sabato scorso ad Alba. Due infatti i palchi che, nell’ambito della “Notte bianca di Alba”, hanno accolto musica e ospiti: uno in piazza Michele Ferrero, l’altro in piazza San Francesco.
Già dalle 18.30, in piazza San Francesco, tanta musica per i giovani con “Off the walls 2.0”, dedicato ai talenti emergenti. Ad intrattenere il numeroso pubblico sono stati Gillet, Metis, Videda, Shudew, Omega e Laio, per un progetto di associazione culturale Be-Street e Cinemavekkio, con il sostegno di Radio Alba e il contributo di Fondazione Crc.
I premi
Il festival è poi iniziato verso le 20.30 in piazza Michele Ferrero con la tradizionale consegna del premio “Antonella e Alberto Levi” da 500 euro destinato ad un artista locale. Quest’anno è andato a Samuele Cerrato, un giovane violinista dell’orchestra filarmonica del Festival di San Remo. A seguire è stato consegnato a Videda, un giovane rapper del territorio, il riconoscimento del progetto “Off the wall”, realizzato da Cvk e Be Street con il sostegno di Crc. A seguire l’elezione di Miss Radio Alba, che rappresenterà il volto della radio piemontese per il prossimo anno, e il concorso “La bela trifulera dei borghi”. «Un concorso storico – sottolinea Andrea Vico, tra gli organizzatori di Radio Alba Festival, che vede “La nuova provincia” tra i media partner – che esiste da settantadue anni e che raccoglie, appunto, tutte ragazze dei borghi albesi».
Le partecipanti hanno sfilato con abiti del borgo, del trifulao e in abito da sera. Le vincitrici scelte da un’apposita giuria, sono state rispettivamente Elettra Rossi e Beatrice Marengo, mentre madrina dell’evento è stata Teresa Fessia, “Bela Trifulera” del 1966. Ad accompagnare il momento, la musica e le parole del cantautore astigiano, trapiantato ad Alba, Max Marello.
Il commento
«E’ stata una serata piena di allegria e con tanta musica, molto entusiasmante e coinvolgente», ha commentato Andrea Vico. «Il mio grazie – ha poi concluso – va a tutti gli organizzatori, agli sponsor e al fotografo Mauro Gall».