A bocce ferme (si fa per dire perché si susseguono le riunione organizzative per perfezionare i servizi al Festival delle Sagre di sabato e domenica prossimi) è stato fatto il bilancio dell’impegnativo dispiegamento dei soccorritori del 118 al Palio di Asti di domenica scorsa.
Sono stati gli “angeli custodi” che hanno vigilato sulla sicurezza sanitaria di 20 mila persone presenti fra piazza Alfieri (tribune e parterre) e le vie e piazze del centro storico.
La macchina sanitaria è stata messa in campo ed organizzata da Azienda Zero con l’Emergenza Sanitaria Territoriale 118 di Alessandria in collaborazione con il Comune di Asti, la Croce Verde e la Croce Rossa astigiane; il coordinamento dei soccorsi è stato affidato alla Centrale Operativa del 118 di Alessandria che, vista la complessità del servizio, ha allestito una postazione locale che ha visto lavorare fianco a fianco i coordinatori infermieristici del 118, volontari e direttore che ha supervisionato tutta l’attività. Oltre a medici e infermieri del 118, erano presenti oltre 150 soccorritori volontari.
E hanno avuto il loro da fare. Il bilancio parla di circa 40 interventi per malori di lieve entità, con valutazioni e trattamenti nel posto medico avanzato allestito vicino a piazza Alfieri per non sovraccaricare il Pronto Soccorso dell’ospedale per casi non gravi.
Uno solo è stato invece un intervento che ha segnato il soccorso nel giorno del Palio perchè ha riguardato un uomo di 70 anni presente fra il pubblico in tribuna colpito da arresto cardiaco.
I soccoritori hanno subito avviato le manovre di rianimazione cardio-polmonare mentre arrivava l’équipe con un medico rianimatore ed un infermiere; grazie a manovre rianimatorie avanzate, l’équipe ha tenuto in vita il paziente il quale, dopo essere stato stabilizzato, è stato trasportato in ospedale. Lì, dopo 24 ore di terapia intensiva e coma farmacologico, è stato trasferito in Cardiologia senza riportare danni neurologici.
Un salvataggio da manuale che racconta più di tante parole la “catena della sopravvivenza” necessaria e fondamentale per un arresto cardiaco. Rapidità e preparazione dei soccorritori sono stati decisivi per salvare la vita del 70enne.
(In copertina uno dei 40 soccorsi di minore gravità)