Dopo 41 anni arriva il grande cambiamento alla storica tabaccheria di via Roma. Franco Moda (da cui l’insegna Franco ‘l tabachin) e la moglie Anna lasciano il timone ad una famiglia di donne che hanno preso la gestione di quello che è un punto di riferimento non solo per Castelnuovo Don Bosco, ma per i tanti Comuni dei dintorni.
Da qualche giorno dietro il bancone ci sono già i giovani sorrisi di Roberta e Paola Ciliegi, la prima con un diploma di perito chimico, la seconda con una laurea in design ed entrambe con una prestigiosa carriera di atlete di ginnastica ritmica. Insieme alla madre Giovanna Vay arrivano da Brozolo, vicino a Chivasso, per rilevare la tabaccheria-edicola-ricevitoria di Franco. Madre e figlie avevano un lavoro fisso ma la voglia di avere insieme un’attività in proprio è stata la molla che le ha spinte a fare il grande passo. Ed esaudire il sogno di Giovanna che fin da ragazzina sognava di gestire una tabaccheria.
Stanno velocemente imparando gli “automatismi” dei vari servizi offerti e memorizzando volti e nomi dei tanti clienti affezionati.
Per qualche settimana ancora saranno affiancati da Franco e Anna che le stanno guidando nell’avvicendamento. Non senza il dispiacere di lasciare i clienti.
Franco era da 41 anni dietro il banco della tabaccheria che aveva rilevato da Natalia e Teresio, quando ancora il negozio era sempre in via Roma ma più verso piazza Dante. L’aveva gestita inizialmente con la madre, poi con la sorella. Da 30 anni lo ha affiancato la moglie Anna e quelle mura erano molto conosciute anche dalla loro figlia, Alessia, oggi studentessa di Medicina a Siena ma per anni scolara che faceva i compiti nel piccolo retro del negozio. Oltre quarant’anni di orari impossibili e ferie con il contagocce. Apertura alle 6,15, chiusura alle 13 per pausa pranzo, riapertura alle 15 e chiusura alle 20, anche oltre d’estate. Domenica mattina compresa.
«Però sono contentissimo di aver tenuto la tabaccheria – dice Franco, commosso – perché è stato bello essere a contatto con tanti clienti affezionati e amici. In questi giorni sono tantissimi quelli che ci dimostrano il loro apprezzamento ed è molto importante per noi. Conosco tutte le famiglie del paese e dei dintorni, ho visto bambini venire qui a comprare le figurine e oggi portare i loro figli a comprare i fumetti. Ho raccolto più confidenze di un parroco nel confessionale e tutto questo resterà per sempre nella mia mente e nel mio cuore. Grazie a tutti per averci scelto per così tanti anni. Ora spazio ai giovani».