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Asti, in piazzetta San Paolo continui bivacchi, musica “a palla” e muri trasformati in wc

In pieno centro storico, a pochi passi dai principali alberghi, c’è chi denuncia un degrado “sociale” crescente, ma anche la presenza di piccioni ai quali si continua a dare cibo

È un cittadino «deluso dalle istituzioni» a sollevare l’ennesima storia di degrado e, a quanto sembra, diffusa inciviltà contro cui le istituzioni non starebbero facendo abbastanza. Piazzetta San Paolo, davanti all’omonima chiesa (tra i primi monumenti ad accogliere i turisti in visita ad Asti, essendo nei pressi dei principali alberghi), è diventata location di bivacchi diurni e notturni, spesso utilizzata come orinatoio pubblico, ma anche abituale luogo di ritrovo di persone che, dopo aver bevuto qualche alcolico di troppo, sentendo la musica a tutto volume, impedirebbero ai cittadini la fruizione dell’area togliendo loro la tranquillità. Tutto questo avviene in pieno centro senza che nessuno riesca a impedirlo.

«Quella piazzetta dovrebbe essere un biglietto da visita per i turisti e non un vespasiano o un bivacco – racconta un residente stufo della situazione – Ci sono più personaggi che si radunano sulle panchine, davanti alla chiesa, dove c’è meno illuminazione. Queste persone, alcuni stranieri e altri italiani, consumano alcol e creano un bel po’ di disagi. Il muro a fianco della chiesa, ad esempio, è diventato un orinatoio, senza alcun ritegno per bambini, donne o passanti che sono costretti ad assistere a scene indegne di un paese civile. Io stesso le ho viste, trovandole difficili da spiegare a mia figlia».

Ma non è tutto. «Ci sono persone che danno da mangiare ai piccioni, nelle aiuole, nonostante esistano ordinanze sindacali, anche recenti, che lo vietino – continua il nostro lettore – Questo fa ridere se pensiamo che da un lato si permette di ingrassare i colombi, dall’altro si fanno piani per abbatterli». Dalle foto che il nostro lettore ci mostra, si vedono uomini sdraiati sulle panchine, alcune coperte e materassi arrotolanti, ma anche un signore che si starebbe sistemando i pantaloni, probabilmente dopo aver soddisfatto le proprie necessità corporali. Sempre il residente ricorda che sul caso era stata anche scritta un’interpellanza in Consiglio comunale.

L’uomo evidenzia quanto sostenuto dalla teoria delle finestre rotte: «Consentire questo degrado non fa altro che amplificarlo con il rischio di estendere il problema. Anche la polizia municipale è intervenuta numerose volte, ma a quanto pare, con mia grande sorpresa, gli agenti non possono fare nulla». L’assessore alla Sicurezza Luigi Giacomini conferma di essere a conoscenza del caso, ma replica che il Comune non è stato a guardare. «Si tratta di persone già identificate alle quali è stato anche offerto di passare la notte al dormitorio o di mangiare alla mensa sociale, ma hanno detto no. Non sono rissose, ma se non compiono reati, non possiamo certo prenderle e portarle via, né obbligarle ad andarsene. Per quanto riguarda l’uso della piazza come orinatoio, io non ho mai visto scene di questo tipo. So che c’è uno di loro che, di tanto in tanto, va dal parroco per ricaricare il cellulare».

Parroco che, interpellato dal giornale, replica che i senzatetto «non gli danno nessun problema, mentre sono i piccioni, attirati dal mangiare che viene dato loro, a crearne». Eppure, altri cittadini, interpellati sul caso della piazzetta San Paolo, confermano che i bivacchi ci sono, da tempo, e che «l’assenza di risposte da parte delle istituzioni è palese perché, in un luogo civile, frequentato da molte persone, certe scene non dovrebbero essere consentite».

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