Durante l’ultimo Consiglio comunale, il sindaco Rasero è tornato sul caso dei proprietari delle villette di Collina Volta, l’area residenziale delimitata da via Spandre, che ad aprile si sono visti recapitare una lettera in cui il Comune chiedeva loro di versare, nel giro di 60 giorni, cifre dai 15 mila a 30 mila euro (a seconda della superficie occupata con i loro immobili) a titolo di conguaglio sugli espropri effettuati oltre 35 anni fa.
Dopo una lunga battaglia legale, tra i proprietari iniziali del terreno e il Comune, quest’ultimo è stato condannato a pagare 2 milioni 850 mila euro. Ma a risarcire toccherà anche a proprietari degli immobili in quota parte. «Purtroppo stiamo facendo quello che siamo obbligati a fare – ha risposto il sindaco all’interpellanza del consigliere Malandone (Ambiente Asti) – Abbiamo prorogato la scadenza più imminente che preoccupava tanti. Questo perché, in poche settimane, i diretti interessati avrebbero avuto difficoltà a trovare il denaro. Quindi si tratta di una scadenza che abbiamo rimandato alla fine di novembre così da avere il tempo per vedere quali agevolazioni possiamo fare relativamente alle dilazioni».
Rasero ha confermato che il Comune cercherà di fare tutto il possibile per andare incontro ai cittadini «per non essere troppo pesanti e oppressivi nei loro confronti» e questo avverrà anche sul calcolo degli interessi nel limite delle possibilità date agli uffici. Ma la fine il pagamento dovrà essere fatto. «Non andremo a incassare un centesimo in meno da quello che la Corte dei Conti ci chiederà, – ha aggiunto Rasero – ma siamo obbligati a fare questi passaggi, siamo obbligati a chiedere quel denaro anche se capiamo che la situazione è assurda, kafkiana».
Il sindaco ha però anche rimarcato che i proprietari delle villette oggetto del contendere non sarebbero stati del tutto ignari del potenziale rischio. «Se si va a fondo – ha concluso – tutti sapevano di quella situazione che era negli atti relativi alla cessione degli immobili, quando si è sempre fatto riferimento questo ipotetico conguaglio che prima o poi sarebbe potuto arrivare».
[immagine di repertorio di Collina Volta]