A poche ore dalla chiusura sono stati diramati in tarda mattinata i dati relativi al bilancio dell’edizione 2025 della Douja d’Or, il salone enologico in programma fino alle 21 in piazza San Secondo ad Asti.
Ad intervenire, in occasione della conferenza stampa di chiusura, l’assessore comunale al Turismo e alle Manifestazioni Riccardo Origlia e Bruno Bertero, direttore dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero che, per la prima volta, ha ricoperto il ruolo di regia dell’evento, organizzato da Camera di Commercio Alessandria-Asti, Banca di Asti e Fondazione CrAsti in collaborazione con il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, il Consorzio Asti Docg e Moscato d’Asti Docg, l’Unione industriale, in collaborazione con il Consorzio Vermouth di Torino, e l’Associazione Produttori di Vino Biologico, con il sostegno della Regione Piemonte e del Comune di Asti.
Il commento del direttore Bertero
«L’organizzazione della Douja d’Or – ha ricordato Bertero – è stata avviata lo scorso 15 luglio, quando la Camera di Commercio, socio dell’Ente, ci ha chiesto supporto. Nell’ambito dello statuto, la risposta è stata immediata e, grazie a una delibera del Consiglio di amministrazione, siamo partiti mettendo a disposizione tutte le professionalità che quotidianamente lavorano per la promozione turistica del territorio di Langhe Monferrato Roero attraverso le aree di competenza: il prodotto, l’amministrazione, l’organizzazione, la comunicazione digitale, social e di ufficio stampa. Un elemento che non va inteso come evento eccezionale o straordinario, perché tutte le competenze messe in campo sono quelle quotidianamente impegnate nella promozione della nostra destinazione. Gli eventi rappresentano per il territorio di Langhe Monferrato Roero una chiave strategica per le politiche di destagionalizzazione e decentramento dei flussi. Già da domani il nostro personale sarà impegnato nelle sfide che caratterizzano l’autunno della nostra area attraverso la promozione e l’ospitalità di giornalisti e di tour operator, i workshop e le fiere che saranno in grado di promuovere la nostra destinazione in Italia, in Europa e nel mondo per il 2026».
I “numeri” dell’edizione 2025
Tra i numeri più significativi, oltre 15 mila presenze nel padiglione di piazza San Secondo, che ospitava i banconi di degustazione dei quattro consorzi (fino all’anno scorso distribuiti in diversi cortili e palazzi del centro storico), 7.500 calici versati e oltre 500 partecipanti alle 17 esperienze di masterclass proposte. Tutto esaurito anche alla masterclass “Dalla vigna al calice”, guidata dal sommelier Gergely Somogyi e dedicata alla regione vitivinicola del Tokaj patrimonio Unesco, ospite internazionale dell’Associazione Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, partner della Douja 2025.
Partecipati anche gli eventi musicali promossi dalla Fondazione Mos e il ricco palinsesto della Douja Off, con la diciannovesima edizione del Wine Street Tasting, gli appuntamenti culinari della Scuola Alberghiera di Agliano Terme e Asti, le degustazioni guidate dal Consorzio Tutela Grappa del Piemonte e Grappa di Barolo e gli eventi targati Coldiretti.
La scelta di concentrate le degustazioni in un’unica sede
«Considerando il poco tempo a disposizione – continua Bertero – siamo riusciti ad organizzare un salone di cui è stata apprezzata l’eleganza e che ha visto le 17 masterclass esaurite in dieci giorni. Certo, i risultati non ci appagano mai per definizione, perché siamo sempre alla ricerca di numeri più elevati. Ma a coloro che pensavano si potesse fare qualcosa di più, rispondiamo riconsegnando oggi una Douja d’Or che ha saputo essere un evento di attrazione per appassionati di vino e turisti. Il punto di forza è stato proprio quello di proporre un unico punto di riferimento, ma in futuro la Camera di Commercio potrebbe scegliere di far respirare nuovamente il salone alla città, allargandosi ai palazzi storici, alcuni dei quali vedranno terminati gli interventi di riqualificazione in corso».
Il commento dell’assessore Origlia
«Prosegue un settembre astigiano davvero da incorniciare», ha affermato l’assessore Origlia. «Siamo felici di aver offerto alla Douja d’Or il salotto della città, perché questa è una manifestazione storica che valorizza uno dei prodotti più importanti del nostro territorio e che oggi più che mai ha bisogno di essere sostenuto. Il nostro supporto non si è limitato agli aspetti logistici: credendo nel valore della comunicazione, abbiamo voluto contribuire anche a rafforzarne la diffusione. I risultati che stiamo ottenendo sono eccellenti: più visibilità, più turisti e una maggiore consapevolezza della ricchezza della nostra terra. Tutto questo è il frutto di un vero lavoro di squadra: il percorso condiviso in questi anni tra Comune, Camera di Commercio, ATL e vari partner dimostra come la collaborazione possa portare a grandi risultati, consolidando sempre più l’immagine e l’attrattività di Asti».
Le parole del presidente Coscia
In merito ai dati del salone interviene anche Gian Paolo Coscia, presidente della Camera di Commercio di Alessandria-Asti. «La Douja d’Or -commenta – costituisce da quasi sessant’anni un’importante occasione di narrazione dei produttori e della qualità dei nostri vini. Ma non solo. E’ una festa per la città, per i turisti, per gli appassionati che trovano tante etichette da degustare e apprezzare, senza dimenticare i vermouth e le grappe. Siamo alle battute finali dell’edizione 2025, ma siamo già pronti a parlare della Douja d’Or 2026 e a lavorare con la squadra che ha visto per la prima volta il fattivo coinvolgimento dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, regista e organizzatore dell’evento, per far crescere questa importante iniziativa che rappresenta indubbiamente un volano per lo sviluppo economico del nostro territorio».
Le collaborazioni
La Douja d’Or 2025 è stata organizzata in collaborazione con Musei di Asti, Scuola Alberghiera di Agliano Terme e Asti – Agenzia di Formazione Professionale Colline Astigiane, Consorzio Tutela Grappa del Piemonte e Grappa di Barolo, Confcommercio Asti, Coldiretti e Campagna Amica, Confagricoltura Asti, Confartigianato, Wine Street Tasting, Palco 19 e Mario Fongo.