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Asti, con le «Health tower» in medicina la prevenzione è tech

Presentata una nuova strumentazione che esegue uno screenig completo in pochi minuti

«Oggi la medicina non è più attendere che un problema si evidenzi per poi curarlo, ma è soprattutto prevenire, per garantire una qualità della vita migliore e più duratura»: il concetto è di Giorgio Calabrese, medico, nutrizionista, consulente del ministero della Salute, ricercatore e una lunga esperienza «sul campo». Ma dalla teoria bisogna poi passare alla pratica e oggi alla Medicina viene in aiuto sempre di più la tecnologia. Un esempio è stato illustrato al Golf club Città di Asti, presenti il direttore sanitario dell’Asl Andrea Fabbo, la vicesindaco Stefania Morra con l’assessore ai Servizi sociali Eleonora Zollo.

L’occasione è stata la presentazione di Health Tower, un macchinario di alta tecnologia, in grado di fare uno screening approfondito dello stato di salute in pochi minuti. Uno strumento pensato anche per il mondo dello sport e «per questo – ha spiegato Fabio Malfatto, presidente del Golf club – abbiamo pensato di ospitare questa presentazione, offrendo la possibilità di testarlo ai partecipanti del nostro torneo».

L’idea delle «Health Tower» è venuta a Gianluca Tordi, ingegnere biomedico e Ceo di TSQ Group, e all’esperto di scienze motorie Alessandro Tarricone, torinese, fondatore di We Want More Srl, romagnolo ma oramai astigiano d’adozione, che hanno promosso una nuova start up, Vorevo, attiva nel settore del benessere. Il nuovo macchinario è stato validato clinicamente dal prof. Calabrese.

La Health Tower è in grado di effettuare un’analisi avanzata e multidimensionale del corpo, fornendo con precisione parametri come pressione sanguigna, frequenza cardiaca e saturazione dell’ossigeno, composizione corporea, circonferenze, massa grassa, postura e mobilità articolare. «Non dà semplici numeri, ma informazioni concrete – hanno spiegato Tarricone e Tordi – Dati che guidano il medico o il fisioterapista, consentendo di rilevare eventuali anomalie che potranno essere molto utili agli specialisti di riferimento, creando un ponte diretto tra monitoraggio e intervento medico». «Ovviamente – ha aggiunto Calabrese – se rileviamo cose che non vanno, disponiamo subito accertamenti più mirati inviando il paziente allo specialista: e lo possiamo fare perché questo macchinario ci fornisce in brevissimo tempo tutte le informazioni utili. In ogni caso questo strumento ci permette di poter intervenire consigliando l’alimentazione più corretta e il tipo di attività da svolgere. Questi strumenti ci permettono di avere una fotografia precisa e scientifica del nostro stato di forma, un punto di partenza fondamentale per qualsiasi percorso di miglioramento».

Uno strumento pensato soprattutto per chi pratica sport, ma che può tornare utile anche alla Sanità pubblica: «Effettuando uno screening approfondito in pochi minuti, permette di risparmiare tempo e una serie di accertamenti diversi» fanno notare i due proponenti.

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