Sequestrati immobili al parroco
Due negozi e un appartamento: questo il tesoretto di immobili sequestrati al parroco di Piea nell’ambito di un’inchiesta congiunta di Polizia e Guardia di Finanza di Asti. Secondo l’accusa sarebbero stati acquistati con le diarie mensili ricevute per il mantenimento di richiedenti asilo ospitati in immobili della parrocchia.
I primi accertamenti
Dai primi accertamenti risulta che il parroco riceveva le diarie di mantenimento non solo per i profughi realmente dimoranti nelle sue strutture, ma anche per altri che invece non vivevano lì, oppure vi erano transitati per pochi giorni ma risultavano in carico anche a distanza di mesi.
Parla l’avvocato difensore
Sull’inchiesta, non ancora chiusa, la Procura non ha rilasciato alcuna dichiarazione. Chi la rilascia, invece, è il difensore, l’avvocato Mirate che sostiene la piena estraneità del suo assistito dalle accuse, affermando che il parroco nega di essersi appropriato di denaro pubblico e chiederà la ricostruzione dei flussi finanziari per dimostrare la sua innocenza.