Ci sono coniugi che hanno investito tutta la loro liquidazione, altri che vi hanno messo tutti i risparmi della famiglia compresi i regali in denaro ai figli piccoli, altri ancora che hanno addirittura acceso un prestito per poter avere il capitale da investire vista la notevole differenza fra i tassi di interessi da pagare sul prestito e quelli promessi per l’investimento: è una valanga di rabbia e disperazione quella che sta travolgendo un broker che opera nell’Astigiano che ha promesso investimenti estremamente redditizi negando poi sia gli interessi che la restituzione dei capitali.
A raccontare questa storia di ingenuità, di disperazione ma anche di determinazione nel far valere le proprie ragioni, non è una persona sola, ma tante persone, ex clienti del broker che hanno formato una sorta di comitato di “vittime”. Ad oggi sono circa 25 ma il numero cresce di giorno in giorno, mano a mano che chi chiede di poter rientrare dei capitali investiti scopre che il broker non è in condizione di restituirli.
Lo schema proposto era lo stesso per tutti.
«I primi li ha dovuti convincere, ma poi, ad un certo punto, sono stati i clienti stessi a cercarlo grazie al passaparola di chi ha “toccato con mano” che quegli interessi strabilianti erano reali – racconta una delle vittime – Perché, in effetti, le prime rate di interessi venivano pagate e questo aveva convinto i primi investitori a parlarne con amici e parenti per condividere questa gallina dalle uova d’oro».
Anche i più prudenti e diffidenti, alla fine, si sono convinti. «Ci ho messo due anni prima di decidermi. Non mi sembrava vero, ma una persona vicina a me mi ha confermato di aver ricevuto regolarmente le rate di interessi e così ci ho provato anche io. Ho visto con i miei occhi bonifici e contanti ricevuti, come potevo prevedere che sarebbe finita male?».
Lo schema era semplice e uguale per tutti. Il broker prometteva interessi variabili dal 65% all’80% su investimenti della durata di un anno.
Le rate di interessi, all’atto della sottoscrizione del contratto, potevano essere versate ogni mese, ogni due, ogni quattro, ogni sei o una volta all’anno, alla chiusura dell’investimento per prendere la cifra tutta intera in una botta sola.
«Io ho scelto il rateo bimestrale e, in effetti, i primi tre sono arrivati regolarmente – prosegue un altro investitore che non vuole divulgare la sua identità – A fronte di un investimento di poco meno di 20 mila euro, mi sono arrivati mille euro ogni due mesi. Ma già la quarta rata di interessi è arrivata in ritardo e solo dopo molti solleciti. Poi più nulla. A conti fatti, ho recuperato neppure un terzo di quanto investito».
Oltre agli interessi che non vengono rispettati, i problemi grandi sorgono quando i clienti chiedono indietro i capitali. All’inizio erano stati in pochi a fare questa richiesta: visti gli interessi da capogiro che maturavano, quasi tutti li reinvestivano anche per l’anno successivo. Poi qualcuno ha cominciato ad averne bisogno per spese improvvise ma quei soldi non sono stati restituiti o solo in parte.
«Il broker diceva di averli investiti in una banca estera e c’erano problemi per farli rientrare in Italia – spiegano le due vittime che si sono rivolte al giornale – Sempre motivi diversi che, per noi, erano solo pretesti per non ridarci indietro nulla. Ci faceva anche arrivare dei documenti bancari e di altro genere che avrebbero dovuto avvalorare quello che diceva, ma abbiamo fortissimi sospetti che si trattasse di comunicazioni false, create grazie a qualche programma di intelligenza artificiale».
Per tenere buoni i clienti avrebbe anche simulato bonifici bancari on line poi revocati e consegnato degli assegni cartacei non coperti.
Fra i tanti casi anche quelli di un’anziana donna che aveva affidato al broker i suoi risparmi e non li ha più avuti indietro, nonostante le sue richieste e il bisogno di quei soldi per affrontare delle cure.
«Abbiamo sporto denuncia portando tutti i documenti che avevamo a disposizione – dicono gli investitori – E speriamo che presto la Procura apra un’indagine per capire dove sono finiti i nostri soldi e perché non ci vengano restituiti».
Una risposta
non ci posso credere!