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Attualità
Il cartello

Asti, Sandrino cerca camerieri con un requisito preciso: «Devono parlare bene l’italiano»

Il “re dei tartufi” spiega i motivi di questa singolare richiesta

«Chiariamo subito: qui nessuno vuole fare razzismo nei confronti degli stranieri, perché noi cerchiamo qualcuno che parli bene la lingua italiana, di qualunque nazionalità sia».
Mette le mani avanti con il sorriso e la simpatia che lo contraddistinguono, Sandrino Romanelli, contitolare del ristorante Golden Truffle di via Cavour. Perché quel cartello appeso alla lavagna del menù del giorno proprio non passa inosservato. E recita: “Cercasi stagista di sala finalizzata all’assunzione. E’ richiesta un’ottima conoscenza della lingua italiana parlata e scritta”.
Una richiesta che può sembrare strana e sicuramente controtendenza. Fino a qualche anno fa, i ristoranti che attraevano turisti, come quello di Romanelli offrendo in menù molti piatti tipici e, in stagione, una ricca selezione di piatti ai tartufi, prediligevano camerieri e personale che conoscesse le lingue straniere. Come mai questo cambio?
«Deriva da una necessità nuda e cruda – risponde Romanelli – Abbiamo bisogno di una persona in più in sala e abbiamo già fatto qualche colloquio. Niente da dire sulla volenterosità di molti ragazzi e ragazze che si sono presentati, ma noi cerchiamo un cameriere o una cameriera, non semplici “porta piatti”».
La differenza è sostanziale e giustifica la richiesta particolare sulla buona conoscenza della lingua italiana.
«Abbiamo bisogno di persone che sappiano spiegare i nostri piatti, gli ingredienti che li compongono e sappiano interloquire con i clienti non solo per chiedere di spostare il tovagliolo quando serve appoggiare il piatto a tavola – spiega ancora Romanelli – In carta abbiamo piatti come il guanciotto, i tajarin, gli agnolotti al plin, il bunet, la cotoletta “orecchio di elefante”, i topinambur, le scaloppine, tanto per fare qualche esempio. Sono piatti intraducibili in altre lingue ma i clienti devono sapere cosa stanno ordinando. E dunque serve qualcuno che sappia spiegare, con garbo e proprietà di linguaggio, cosa esce dalla nostra cucina».
Così difficile trovare camerieri all’altezza?
«Purtroppo sì e mi spiace ammetterlo. Si sono presentati finora solo stranieri, di varie nazionalità, arrivati in città da pochissimo tempo. Io umanamente comprendo il loro bisogno di lavorare e l’impegno che ci mettono nella ricerca ma, ripeto, per questa posizione abbiamo bisogno di qualcuno che possa interagire con i clienti e con il resto dello staff per spiegarsi bene e comprendere bene cosa viene loro detto».
Raccontando che in passato sono stati numerosi gli episodi di incomprensione con i clienti che si vedevano portare in tavola cose diverse da quelle ordinate e chiedevano continuamente l’intervento dei titolari per le spiegazioni.
E che non si tratti di una questione di razzismo lo dimostra il fatto che nello staff del Golden Truffle ci sono già dipendenti stranieri.
«La cameriera che serve ai tavoli è di origine albanese ma ha una padronanza della lingua italiana che fa invidia a molti italiani di nascita. Ed è un pilastro della sala. In altre mansioni abbiamo persone che non parlano bene l’italiano, ma devono svolgere un lavoro che non lo richiede. Abbiamo deciso di specificare esattamente il tipo di persona che stiamo cercando in sala per non creare false illusioni e fare una selezione preventiva».

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2 risposte

  1. Bellissimo articolo!!! Mi chiedo come in un locale noto e di altissimo livello, in una città di 70000 abitanti il buon Sandro e di alino non abbia trovato.
    Per il resto solo cose giuste e perfette.
    Ottimo articolo!

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