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Cronaca
Polizia di Stato

Espulso per terrorismo, nella sua casa di Asti aveva manuali per confezionare ordigni

Ha 22 anni ed è originario del Bangladesh. Rimpatriato dopo la perquisizione nella casa astigiana

C’è tanto lavoro astigiano nell’operazione della Digos di Torino e della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione che ieri hanno espulso e rimpatriato in Bangladesh un ragazzo di 22 anni.

Con accuse gravissime: quelle di essere un attivista negli ambienti virtuali di matrice jihadista. E non ne faceva mistero neppure sui suoi social attraverso i quali ostentava la propria ammirazione per il terrorismo legato all’islamismo ed elogiava le organizzazioni come Al Qaeda e lo Stato Islamico. Era anche un profondo sostenitore delle idee sulla superiorità e sull’odio razziale etnico che, a suo dire,  giustificavano, anzi “richiedevano” atti di violenza per potersi affermare.

Atteggiamenti e apprezzamenti che non sono sfuggiti alla Polizia e ai suoi investigatori che hanno riferito alla Procura di Torino la quale, a sua volta, ha disposto una perquisizione nell’abitazione in cui il giovane del Bangladesh viveva. Ed era una casa astigiana. La perquisizione si è avvalsa anche della collaborazione della Digos della Questura di Asti e quanto trovato ha corroborato le accuse  ipotizzate.

Sono stati trovati manuali per la fabbricazione artigianale di esplosivi ed ordigni e altri sulle tecniche e tattiche di guerriglia. Anche i suoi dispositivi informatici e il suo cellulare hanno dato conferma della sua intensa attività nell’istigare al terrorismo e nel fomentare l’odio contro il popolo ebraico.

Il Questore di Asti ha firmato il decreto di invio al Cpr di Milano dal quale è stato espulso con rimpatrio coatto in Bangladesh in volo aereo.

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