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Già 18mila firme in aiuto dell'ospedale
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Già 18mila firme in aiuto dell'ospedale

Sono state raccolte in pochi giorni 17.946 firme per dire no alla delibera regionale che ha deciso di tagliare 11 primariati e 50 posti letto al Cardinal Massai. «E non è difficile presumere che

Sono state raccolte in pochi giorni 17.946 firme per dire no alla delibera regionale che ha deciso di tagliare 11 primariati e 50 posti letto al Cardinal Massai. «E non è difficile presumere che saliranno a 20 mila non appena saranno raccolti i moduli ancora presenti presso alcuni negozi, farmacie e parrocchie» ha affermato Angela Quaglia consigliere comunale di Asti e consigliere provinciale promotrice del comitato che in tempi record ha riunito numerosi astigiani preoccupati per il destino della sanità della nostra provincia. L'occasione per fare il punto della situazione e ricordare l'importante risultato ottenuto grazie al coinvolgimento di farmacie, croce verde, medici di base, reparti ospedalieri, scuole e parrocchie, è stata la conferenza stampa di ieri sera, lunedì, tenutasi presso la Casa Diocesana di via Giobert.

All'incontro sono intervenuti anche monsignor Francesco Ravinale che ha ribadito il suo scetticismo sull'utilità della via dei tagli a fronte di un problema da risolvere: «Se tagli tutti gli alberi ti scaldi per l'ultima volta», ha affermato senza nascondere l'ansia e una vera preoccupazione per il futuro della popolazione, soprattutto quella più anziana, che richiede assistenza costante e interventi di prevenzione. Non solo. «Il taglio di servizi e assistenza sanitaria ? ha aggiunto il vescovo – aggrava ulteriormente la situazione già difficile in cui si trovano tante famiglie a causa della perdurare della grave crisi economica».

Tra gli intervenuti anche Michele Maggiora, presidente di Federfarma e Aldo Pia, presidente dell'Ordine dei farmacisti che hanno ribadito l'importante collaborazione tra le due associazione e sottolineato la disponibilità degli astigiani a dare il loro contributo come non era mai avvenuto prima: «Ci è parso chiaro come per i cittadini la necessità di avere un ospedale funzionante così com'è attualmente, ad Asti, sia avvertita come vitale» ha dichiarato Maggiora. Pieno appoggio anche da parte di Mario Alfani, in qualità di presidente dell'ordine dei medici che però non parteciperà al ricorso al TAR per due ordini di motivi: il timore che il ricorso da parte di un ente pubblico possa compromettere l'iniziativa e l'imminente scadenza del suo mandato.

Marzia Barosso

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