Aveva appena terminato di fare la spesa al supermercato Catering di corso Alessandria quando, dopo aver appoggiato le borse in auto e posato il carrello, si è accasciato al suolo colpito da un
Aveva appena terminato di fare la spesa al supermercato Catering di corso Alessandria quando, dopo aver appoggiato le borse in auto e posato il carrello, si è accasciato al suolo colpito da un fortissimo dolore al petto. Sono stati lunghi minuti passati tra la vita e la morte quelli vissuti da Maximilien Cavagnero, carrozziere astigiano di 44 anni. Il dramma è successo sabato alle 13.30 all'interno del negozio che, in quel momento, era pieno di gente intenta a fare gli ultimi acquisti prima delle festività natalizie. Solo grazie al tempestivo e fondamentale intervento del direttore del punto vendita e degli altri addetti del negozio, Cavagnero è riuscito a sopravvivere fino all'arrivo del 118 e al successivo ricovero in ospedale. I dipendenti del Catering si sono prodigati in tutti i modi per dargli assistenza, facendogli un massaggio cardiaco che, se compiuto con attenzione nei primi attimi dopo l'infarto, può fare la differenza tra sopravvivere o morire.
Quando gli operatori del 118 sono giunti in corso Alessandria hanno preso in cura il meccanico e, come ricorda la moglie Carmelina Catalano, «l'hanno defibrillato e intubato; ma grazie a quel massaggio cardiaco fattogli con tempestività è sopravvissuto senza riportare danni permanenti». Anche i medici del reparto di rianimazione e della cardiologia del Massaia hanno confermato l'importanza del primo soccorso eseguito all'interno del negozio. «Non so come ringraziare chi ha aiutato tempestivamente mio marito quando si è sentito male -? continua la moglie di Cavagnero ?- E' molto probabile che se l'attacco di cuore fosse avvenuto pochi minuti dopo, quando Max si trovava già in auto e in una zona poco visibile del parcheggio, non sarebbe stato così fortunato. Un grazie anche agli operatori del 118 e ai medici dell'ospedale Massaia. Questo dimostra che la Sanità astigiana funziona e non ha senso tagliare e spostare reparti altrove».
Gli stessi addetti del Catering hanno ricevuto le buone notizie direttamente dalla signora Catalano e sono felici che la vicenda abbia avuto un lieto fine. «Io e i miei colleghi abbiamo fatto quello che c'era da fare in una situazione del genere – commenta il direttore del punto vendita – Per fortuna si fanno dei corsi di primo intervento e, in questo caso, sono tornati molto utili».
Riccardo Santagati