Altavilla Monferrato, al confine con i territori di Viarigi e Montemagno, è al centro dell’attenzione per l’avvio dei lavori di un impianto agrivoltaico in Valle Grana. Nei terreni situati sotto il noto agriturismo “Tenuta Montemagno”, alcuni cittadini hanno segnalato che l’area è già stata recintata e che sono stati piantati paletti per delimitare lo spazio dove verranno collocati i pannelli solari. L’estensione stimata del terreno agricolo che verrebbe occupato dai lavori e in seguito dai pannelli fotovoltaici sarebbe di almeno un paio di ettari. Restano però molti punti da chiarire, dato l’inizio improvviso dei lavori e la mancanza di avvisaglie di un intervento che viene ormai vissuto dagli abitanti dei vari borghi del Monferrato come un incubo. Alcuni residenti hanno chiesto ufficialmente accesso agli atti al Comune di Altavilla per conoscere i dettagli del progetto, a partire dal soggetto proponente fino alle modalità di autorizzazione. A seconda delle informazioni che emergeranno, non si esclude la costituzione di un comitato per opporsi all’iniziativa. Secondo le preoccupazioni espresse, l’impianto rischierebbe di compromettere la vallata che da Montemagno si estende verso Vignale da un lato e Viarigi dall’altro, un’area agricola e vitivinicola di grande valore paesaggistico. Il tema torna così a infiammare i dibattiti e le relative arene, dai bar agli uffici delle istituzioni passando per le case di chi il territorio lo vive: il sistema detto “agrivoltaico” – in realtà un neologismo nato formalmente nel 2011 – che prevede l’installazione di pannelli fotovoltaici sensibilmente sollevati da terra così da non compromettere l’uso agricolo dei terreni occupati ed evitare così la dispersione di terreno da coltivazioni e favorire la coabitazione con impianti di energia pulita viene regolarmente sovvenzionato e incoraggiato dallo Stato, che ha iniziato un processo di individuazione delle aree nelle quali poter sistemare pannelli di questa tipologia. Alcuni mesi fa il sindaco di Calliano Belluardo aveva organizzato un incontro pubblico con alcuni rappresentati politici regionali che aveano ribadito pubblicamente questo concetto, mettendo comunque al primo posto la possibilità di rivedere i terreni prescelti.