Prima un sit in in piazza San Secondo, davanti al municipio, poi un lungo corteo tra corso Alfieri e l’ospedale Massaia dove si è svolto un presidio durante il quale sono stati letti i nomi degli oltre 1.700 medici e sanitari uccisi a Gaza durante l’azione bellica di Israele. Anche Asti, giovedì sera, si è mobilitata al motto di “Asti sa da che parte stare. Palestina libera dal fiume fino al mare”.
Moltissimi giovani, cittadini, esponenti della società civile, stranieri, ma non solo, hanno preso parte alla manifestazione di solidarietà alla Palestina e verso i cittadini di Gaza vittime di quello che da molti Paesi della comunità internazionale viene considerato un vero genocidio. Solidarietà e vicinanza anche nei confronti dei volontari della Flotilla che avrebbe voluto portare aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, ma che è stata intercettata e fermata dall’esercito israeliano.
A esortare gli astigiani a stare dalla parte giusta della storia, la Palestina, è stato il consigliere comunale e provinciale Mauro Bosia che ha guidato il corteo da piazza San Secondo, dove si sono svolti diversi interventi di attivisti, fino all’ospedale.
La protesta continuerà questa mattina, dalle 10 in avanti, con lo sciopero generale “Blocchiamo tutto” e il corteo degli studenti in favore della Flotilla, dei suoi volontari. Il corteo si snoderà da piazza Alfieri in corso Einaudi, corso Matteotti, via Grassi, via Enrico Toti, piazza San Giuseppe, via XX Settembre, via Brofferio, via Cavour, piazzetta San Paolo, piazza Statuto, e piazza San Secondo.
Ancora una volta la protesta chiederà alle autorità italiane di intervenire contro il genocidio commesso a Gaza.