Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, l’astigiano Sergio Ebarnabo, ha depositato in Consiglio la proposta di un ordine del giorno, che sarà probabilmente discusso alla prima riunione, con il quale chiede che la Regione si costituisca parte civile nei procedimenti relativi a manifestazioni che degenerano in violenze e danneggiamenti.
«Negli ultimi anni diverse manifestazioni politiche e ideologiche si sono trasformate in episodi di violenza e di devastazione, con danneggiamenti a beni pubblici, privati e aggressioni – premette Ebarnabo nel documento – Simili episodi non rappresentano l’esercizio del diritto costituzionale di manifestare pacificamente, ma il tentativo di frange estremiste di imporre con la violenza le proprie posizioni. Tali degenerazioni hanno un costo altissimo per la collettività, in termini economici, di sicurezza e di tenuta democratica. È dovere delle istituzioni difendere i cittadini e i beni comuni da chi usa la piazza come strumento di conflitto politico e ideologico violento».
Per il rappresentante di Fratelli d’Italia, «il silenzio o l’ambiguità delle istituzioni di fronte a tali episodi rischia di legittimare i violenti e di indebolire il ruolo dello Stato e la Regione Piemonte, in quanto ente rappresentativo della comunità piemontese, deve marcare con chiarezza la distanza da tali degenerazioni e manifestare il proprio sostegno concreto alla legalità».
Da qui la richiesta al Consiglio di approvare l’ordine del giorno che inviti la Regione a costituirsi parte civile nei procedimenti penali derivanti da manifestazioni svoltesi sul territorio regionale che abbiano comportato violenze su persone o danneggiamenti a beni pubblici e privati. Con lo stesso odg, Ebarnabo chiede all’Ente di esprimere pubblicamente «la ferma condanna delle violenze di piazza riconducibili a frange estremiste, che nulla hanno a che vedere con il legittimo diritto di manifestare pacificamente e di riaffermare il sostegno della Regione Piemonte alla difesa della legalità e all’incolumità dei cittadini».