C’è un problema di sicurezza stradale che interessa sia l’incrocio tra strada Borbore e corso Alba, all’altezza del ponte sul fiume, sia quello tra strada Borbore e strada Abazia Apostoli; ma c’è anche un altro problema, di natura sociale, nato nel quartiere a ridosso del Borbore dopo l’arrivo di due nuclei familiari rom usciti dal campo di via Guerra, chiuso il 23 settembre scorso. Rom giunti in un terreno golenale, a fianco del Tanaro, non lontano dalla zona degli orti. Dopo quanto sta avvenendo a Callianetto, dove un insediamento di famiglie rom, provenienti dal Torinese, ha messo in allerta i residenti e l’amministrazione comunale, ora tocca al quartiere cittadino tra il Tanaro e corso Alba vedere i residenti preoccupati e desiderosi di risposte. Gli stessi che, dopo l’arrivo delle famiglie rom, si sono chiesti se il trasloco fosse legato alla chiusura del campo di via Guerra, date le tempistiche.
«Il Comune è a conoscenza di questo trasferimento in strada Borbore? – domandano diversi abitanti – Quel terreno, così vicino al fiume e in zona golenale, può davvero essere adeguato, specie dal punto di vista della sicurezza idraulica, a ospitare delle persone?». Almeno una segnalazione è già stata presentata agli uffici comunali per valutare tutti gli aspetti della presenza dei nuovi arrivati sul terreno agricolo. «Se quelle persone hanno lasciato il campo rom di via Guerra – osserva uno degli abitanti – l’amministrazione comunale si prende tutte le responsabilità del caso?». A sollevare dubbi sulla presenza dei rom in un terreno golenale è anche l’ex assessore ai Servizi Sociali Piero Vercelli. «I rom si trovano su un terreno di confluenza tra Borbore e Tanaro, quindi non adatto per viverci, ma ho come l’impressione che l’amministrazione Rasero abbia solo spostato il problema da una zona all’altra, anzi su più zone, senza affrontarlo veramente. Quello fatto è davvero un “superamento” del campo nomadi o, piuttosto, uno sparpagliamento? – conclude Vercelli – Dove sono finiti i rom che vivevano in via Guerra? Chi li segue? Con quali progetti?».
Una prima risposta sul nuovo “caso rom” è stata data dal sindaco Rasero durante una diretta sui social. «I due nuclei sono di provenienza del campo di via Guerra – ha confermato il sindaco – e hanno provveduto, autonomamente, a reperire una collocazione differente a quella di via Guerra per le loro famiglie. Scelta che è stata fatta in autonomia, andando a trasferirsi in un terreno acquistato, già cintato, che aveva già delle baracche ed era già utilizzato da nuclei familiari di questo tipo». Rasero aggiunge che un’equipe di educatori del Comune «monitora» i rom e che «la scelta di collocarsi in tale spazio è di carattere temporaneo». A tenere sotto controllo la situazione ci sono anche gli agenti della polizia municipale che hanno già effettuato dei sopralluoghi sull’area, ma intanto il consigliere comunale Mario Malandrone (Ambiente Asti) ha già depositato un’interpellanza per approfondire tutti gli aspetti del caso.
Il problema delle strade poco sicure
Per quanto riguarda la sicurezza tra le strade, diversi incidenti sono avvenuti nel corso del tempo e sotto i riflettori c’è, in primis, l’incrocio tra strada Borbore e strada Abazia Apostoli dove, nonostante la presenza di uno specchio parabolico, la visibilità è molto limitata a causa di una curva. Visibilità che manca, in parte, anche per chi si immette da strada Borbore in corso Alba, all’altezza del ponte, teatro di ulteriori incidenti. Per questo tra chi abita nel quartiere si stanno raccogliendo delle firme per chiedere al Comune di intervenire con soluzioni efficaci «anche alla luce del fatto che ci sono diversi mezzi, tra cui furgoni, che transitano lungo strada Borbore a velocità sostenuta e questo rappresenta un rischio per auto, pedoni o per chi va in bici». Per evitare l’immissione in corso Alba all’altezza del ponte, c’è chi percorre regolarmente una sorta di circonvallazione “non ufficiale” passando da strada Porta San Giuliano, via 101ª Brigata Garibaldi per poi rientrare in corso Alba allungando il giro, ma sentendosi molto più sicuro.
«Il Comune dovrebbe fare qualcosa anche per l’asfalto – conclude un altro residente – perché le strade del quartiere non sono messe bene e il passaggio di furgoni e altri mezzi pesanti non fa che peggiorare la situazione».
Una risposta
Questi fanno come vogliono e noi a correre dietro loro …