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Domenica tra danze, giochi e sapori con il Festival dei popoli

Ieri nella parrocchia San Domenico Savio – Stasera l’ultimo appuntamento della rassegna con il concerto “M.u.s.i.c. – Magical urban sounds in connection”

Giormata ricca di appuntamenti, ieri (domenica), nell’ambito del Festival dei popoli, promosso dall’Ufficio Diocesano Pastorale Migrantes con circa 30 associazioni astigiane e comunità di stranieri. Cominciato il 19 settembre, termina stasera con l’ultimo dei 23 eventi organizzati.
Alla parrocchia San Domenico Savio si sono susseguite la messa animata dal coro Migrantes di Asti, “La tavola dei Popoli”, ovvero il pranzo con piatti tipici aperto a tutti, canti e danze delle varie comunità, laboratorio per bambini dai tre anni con letture e, per i ragazzi più grandi, “giochi da tavolo dal mondo”. Una giornata arricchita dalla presenza del vescovo Marco Prastaro. “Dio ha creato un mondo multiforme nella certezza che potessimo vivere in armonia e queste giornate ne sono state la conferma”, ha dichiarato. “Stare insieme e il rispettarsi, come stiamo facendo oggi, sono i primi mattoni per costruire la pace”.

Il commento

“Quest’anno il cartellone era particolarmente ricco e siamo soddisfatti per il riscontro”, hanno sottolineato Daniela Iavarone e Paolo Maccario, responsabili ufficio Diocesano Pastorale Migrantes. “Tutti gli eventi sono stati molto partecipati e gli ospiti intervenuti di alto profilo. E’ stato bello organizzare il Festival insieme alle comunità e vedere che la rete funziona e si sta ingrandendo. Insomma, è stato un Festival dei Popoli fatto dai popoli”.
“Questa festa è un’espressione di unità e di cammino, di colori e di sapori – ha commentato Dennis Marcela Bejarano, colombiana e responsabile della realizzazione del murale “Sport e inclusione”, disegnato nei giorni scorsi in via del Bosco nel corso di un evento inserito nel festival –  la cosa più bella è che possiamo definirci italiani e che i tanti giovani e bambini nati in Italia si sentono, nello stesso tempo, orgogliosi delle loro radici”.
“Il percorso fatto fino a qui – ha aggiunto – è un esempio concreto di come si possa  sviluppare la pace”.

L’ultimo appuntamento

L’ultimo appuntamento nell’ambito del festival sarà stasera (lunedì) alle 21 nel santuario Beata Vergine del Portone.
In programma il concerto “M.u.s.i.c. – Magical urban sounds in connection”. Progetto europeo incentrato sul dialogo interculturale attraverso la musica e i paesaggi sonori urbani, coinvolge musicisti provenienti da sei Paesi: Italia, Austria, Francia, Ungheria, Romania e Bulgaria.
Ingresso libero.

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