Sarà ripetuto nel 2026 l’evento “Sarebbe piaciuto a Renato”, dedicato allo storico Renato Bordone. Il successo dell’appuntamento a Villa Saxer, con la presenza delle famiglie Oggero, Ortona e Rossi Jost, ultime proprietarie, ha convinto la sindaca Anna Macchia ad annunciare la replica dell’evento organizzato dal Comune.
«L’evento dedicato a Bordone, già riuscito nell’esordio di giugno, è andato ulteriormente in crescendo a Villa Saxer – sottolinea Macchia – La sua formula originale coinvolge, oltre ai villafranchesi, anche molte persone venute da fuori. Ripercorrendo le tracce lasciate da Bordone scopriamo o approfondiamo aspetti del nostro paese, che era anche il suo posto del cuore. Per tutti questi motivi replicheremo l’evento la prossima estate».
La dimora settecentesca donata alla comunità villafranchese dalle famiglie Oggero, Ortona e Rossi Jost diventerà un polo culturale. E come in quelle estati in cui le famiglie discendenti dell’ambasciatore Egidio Ortona si ritrovavano a Villa Saxer, trascorrendo le giornate ad esplorare il territorio, a popolare quelle antiche stanze, a sorseggiare l’aperitivo sotto la “topia”, la grande pergola in giardino, nella giornata organizzata dal Comune di Villafranca, sono tornati i cugini e i nipoti da Roma, da Torino e da Milano per ritrovarsi tutti insieme e riaprire lo scrigno dei ricordi per condividerli con chi ne era stato testimone alla “Scarassera”, la frazione di Villafranca dove sorge la villa, in particolare Erika Veglio che da studentessa era stata aiuto cuoca e di Paolo Aubert, medico del paese. Dai racconti di Danda Ortona, di Susanna Rossi Jost, dell’ambasciatore Ludovico Ortona, dei cugini Oggero, sono emersi i racconti delle villeggiature a Villafranca, più ambite delle vacanze al mare o in montagna, perché Villa Saxer era diventata il luogo del cuore di tutti loro, ansiosi di ritrovarsi ogni anno nel mese di settembre. Luogo del cuore condiviso da Renato Bordone, che dell’esplorazione della natura circostante era sempre stato attratto, come hanno testimoniato la moglie Patrizia Gerbi e la figlia Bianca.
Molto positivi i commenti sulla giornata. I visitatori sono rimasti colpiti anche dai ai libri degli anni Trenta del Novecento ritrovati nella villa ed esposti nella visita guidata. A Donatella Gnetti il compito di scoprire e catalogare quelle antiche memorie scritte.
Nelle foto alcuni momenti dell’evento a Villa Saxer