È ufficialmente iniziato il percorso che porterà alla nascita del Consorzio del Nizza Docg, che diventerà operativo nel 2026. La decisione, condivisa tra il Consorzio della Barbera d’Asti e dei Vini del Monferrato e l’Associazione Produttori del Nizza, segna un passaggio decisivo nella storia di una denominazione giovane ma già affermata, con oltre un milione di bottiglie vendute nel 2024 e una presenza in più di quaranta mercati.
L’annuncio è stato fatto all’Auditorium Trinità, durante la conferenza d’iniziazione della sesta edizione de «Il Nizza È», che si è tenuto a palazzo Crova, tra i relatori: Franco Binello, il presidente dell’Associazione Produttori del Nizza Stefano Chiarlo, lo scrittore Michele Antonio Fino e il direttore del Consorzio del Bolgheri Daniele Parri.
Per il presidente Stefano Chiarlo, si tratta di un «momento storico» che corona oltre vent’anni di lavoro comune: «Abbiamo costruito insieme un’identità forte e condivisa. Il Consorzio sarà uno strumento di crescita per il futuro del Nizza. Sono commosso e felice perché questa scelta riguarda soprattutto il futuro: significa dare al Nizza Docg gli strumenti per crescere ancora, per custodire e raccontare il nostro territorio, e per attestarlo definitivamente tra le grandi denominazioni vinicole italiane».
Come ricordato dal professor Fino, «non scrivere Barbera sotto Nizza è stata la scelta vincente: ha dato identità e chiarezza».