Nata ad Asti nel 2023, in poco tempo l’associazione di volontariato Bassma ha saputo conquistare un posto di rilievo nella rete solidale cittadina. Dietro a questo progetto c’è un gruppo di giovani che ha deciso di dare forma a un sogno: costruire spazi di incontro, crescita e condivisione, con particolare attenzione ai bambini e ai ragazzi.
Il nome scelto, Bassma (بسمة), significa “sorriso” in arabo. Un simbolo che racchiude bene lo spirito del gruppo: portare gioia, speranza e positività nelle vite delle persone, attraverso azioni concrete e gesti quotidiani. Non a caso il principio che guida ogni attività è semplice ma potente: “Uniti per un sorriso”.
Le attività e i primi progetti
Fin dai primi passi, Bassma ha messo al centro l’educazione, intesa come strumento per aprire possibilità e rafforzare legami. Il progetto più importante è l’insegnamento della lingua araba ai bambini: una scelta che va oltre l’aspetto scolastico, perché consente ai più piccoli di comunicare con i nonni e con i familiari nei paesi d’origine, senza perdere il contatto con le proprie radici. Le lezioni si tengono ogni domenica e sono diventate un punto di riferimento per molte famiglie.
Accanto a questo, non mancano attività sportive e ricreative. Lo scorso aprile i volontari hanno organizzato una gita al parco Zoom, a giugno un torneo di calcetto. A ottobre hanno partecipato a “Puliamo il mondo”, l’iniziativa di Legambiente Asti, pulendo insieme ai bambini la località Viatosto. E più di recente si sono fatti conoscere anche al “Tavolonariato”, un momento di incontro tra diverse realtà associative del territorio.
Volti e storie dietro all’associazione
Oggi i volontari attivi sono circa una trentina, uomini e donne di età diverse, uniti dal desiderio di offrire tempo e competenze. Tra loro c’è anche Fantasse Taha, 39 anni, presidente dell’associazione, operaio e padre di famiglia. La sua storia è un esempio di quanto il volontariato possa diventare parte integrante della vita quotidiana: oltre a coordinare molte iniziative, segue personalmente i corsi di arabo e dedica gran parte del suo tempo libero a Bassma.
Accoglienza e futuro
L’entusiasmo con cui la comunità astigiana ha accolto l’associazione è stato immediato: la partecipazione alle iniziative è cresciuta, così come il sostegno ricevuto. “Il successo delle nostre attività – raccontano – è merito del grande lavoro di squadra. Siamo partiti senza particolari difficoltà proprio grazie all’impegno e alla dedizione di tutti”.
Guardando al futuro, i progetti non mancano: oltre a potenziare i corsi di lingua araba per bambini, Bassma vorrebbe avviare percorsi rivolti agli adulti, italiani interessati a conoscere la lingua araba e cittadini stranieri che hanno bisogno di migliorare l’italiano. L’attenzione è rivolta anche ai giovani, con l’idea di creare spazi educativi e di sostegno che possano rappresentare un’alternativa alla strada, un luogo di speranza e realizzazione.
Come sostenere Bassma
Chi desidera avvicinarsi all’associazione può farlo in diversi modi: offrendo il proprio tempo come volontario, anche solo saltuariamente, oppure sostenendo le attività con donazioni. Non sono richiesti requisiti particolari, se non la motivazione e la volontà di mettersi a disposizione.
Nel direttivo di Bassma, insieme a Fantasse Taha, ci sono anche Ait Youssef ed El Mouradi Mohamed, a testimonianza di un impegno corale che non ha smesso di crescere.
In fondo, tutto parte da lì: da un sorriso. Quel piccolo gesto universale che unisce, consola e costruisce comunità.