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Ex Casa di Riposo di Asti, «mentre le indagini vanno avanti, occorre ripristinare le condizioni di sicurezza della struttura»

Il Pd domanda al Comune di adottare un’ordinanza urgente «che chieda a chi ne ha la titolarità di porre rimedio allo stato di incuria e abbandono della struttura, anche al fine di preservare l’incolumità pubblica»

Il Gruppo consiliare del Partito Democratico torna ad accendere i riflettori sullo stato di «grave decadimento e abbandono» dell’ex Casa di Riposo “Città di Asti”, presentando una nuova interpellanza all’amministrazione Rasero. A quasi tre anni dalla chiusura definitiva e dal traumatico trasferimento degli ospiti, i consiglieri comunali Miravalle, Vercelli, Ferlisi e Sutera denunciano il «silenzio tombale» calato sul destino della struttura e lanciano l’ennesimo allarme sulla sicurezza pubblica.

I consigliere denunciano il degrado dell’edificio «sempre più evidente» in un quartiere già segnato da numerosi immobili abbandonati. Come evidenziato dalle foto allegate all’interpellanza, la struttura si presenta in condizioni critiche: è invasa da erbacce e sporcizia ovunque con «finestre rotte e persiane pericolanti» proprio sul fronte strada. In più ci sono luci accese di notte, segno che gli impianti sono ancora funzionanti.  Il Pd teme che, continuando su questa strada, la Casa di Riposo rischi di subire «lo stesso destino del vicino ex ospedale» anch’esso abbandonato da oltre vent’anni.

La situazione dell’immobile è strettamente legata a complesse vicende giudiziarie. La Corte dei Conti ha aperto un procedimento per presunto danno erariale nei confronti di alcuni ex amministratori della struttura, mentre procede anche il procedimento penale per accertare le responsabilità sul fallimento. I consiglieri del Pd, che furono tra gli ultimi a visitare l’edificio poche ore prima della chiusura, avevano già denunciato il silenzio sul futuro della struttura e dei posti letto convenzionati in precedenti interpellanze presentate a luglio 2024 e nell’estate 2025.

Nell’interpellanza si chiede se l’amministrazione ritenga necessaria l’adozione di «un’ordinanza urgente» che imponga a chi ha la titolarità di porre rimedio allo stato di incuria e abbandono, al fine di prevenire rischi per la sicurezza. Il Pd chiede, inoltre, di convocare i professionisti incaricati dal tribunale di seguire le procedure del fallimento per un confronto con l’intero Consiglio comunale sulle prospettive di riutilizzo della struttura e di rendere possibile un sopralluogo, all’interno, affinché i consiglieri comunali possano verificare in prima persona lo stato dei luoghi.

Nel frattempo si attende di capire come andrà a chiudersi il prossimo bando per tenere la vendita dell’immobile, che sarà fra qualche settimana, per il quale è stato confermato l’interessamento di un soggetto.

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