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Cronaca
Sentenza

Scrittrice condannata per le parole terribili contro Liliana Segre, cittadina onoraria di Asti

Sul suo profilo Instagram aveva fatto affermazioni profondamente lesive sulla senatrice a vita

Una sentenza importante quella che il Tribunale di Milano ha dettato ieri a carico di Cecilia Parodi, scrittrice, attivista e conferenziera. Imputata di diffamazione a mezzo social con l’aggravante dell’odio razziale, Parodi è stata condannata ad 1 anno e 6 mesi per le frasi rivolte alla senatrice a vita Liliana Segre, una delle testimoni più impegnate nel lavoro di mantenimento della memoria degli orrori patiti dagli ebrei.
Liliana Segre, cui venne conferita la cittadinanza onoraria di Asti esattamente cinque anni fa, si è costituita parte civile assistita dall’avvocato Vincenzo Saponara. Negli stessi banchi delle parti civili anche un avvocato astigiano, Luigi Florio, presidente dell’Associazione Italia-Israele di Asti, che rappresentava l’associazione The International Jewish lawyers and Jurists con sede a Tel Aviv e il suo presidente Linzen Meir.
Cecilia Parodi doveva rispondere delle pesantissime affermazioni pubblicate sul suo profilo Instagram, nel luglio del 2024, attraverso le quali diffamava la senatrice a vita. Una per tutte: “Bestemmie sono la sua esistenza e autorevolezza”.
In un secondo post se l’era presa con tutti gli ebrei e israeliani del mondo e per questo doveva rispondere anche di istigazione alla violenza. Il giudice ha previsto la sospensione della pena solo a patto che paghi la pubblicazione per 20 giorni ininterrotti della sentenza sul sito del Ministero della Giustizia. Previsto anche il pagamento di alcune provvisionali in attesa di giudizio civile: 10 mila euro alla senatrice a vita, 5 mila per l’associazione rappresentata dall’avvocato Florio, altrettanti per l’Unione Comunità Ebraiche d’Italia in aula con l’avvocato Tommaso Levi di Torino, 500 euro per Meir.
«E’ una condanna importante – ha commentato l’avvocato Florio alla lettura della sentenza – al fine di non propagandare idee antisemite soprattutto in un momento, come questo, in cui purtroppo l’antisemitismo sta dilagando in Italia ed in Europa».

(Nella foto Liliana Segre intervistata ad Asti)

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