E' un rimpallo di responsabilità quello che si sta giocando fra Comune ed Enel sulla possibilità o meno di poter allacciare la corrente elettrica agli alloggi improvvisati nella ex Mutua

E' un rimpallo di responsabilità quello che si sta giocando fra Comune ed Enel sulla possibilità o meno di poter allacciare la corrente elettrica agli alloggi improvvisati nella ex Mutua occupata di via Orfanotrofio. In mezzo ci sono loro, dodici famiglie che di quel grande edificio in disuso hanno fatto la loro abitazione non avendo altro posto in cui andare a vivere. Da mesi ormai sono senza corrente elettrica perchè il contratto da cantiere concesso dall'Enel all'indomani della loro occupazione è scaduto.

E il recente decreto Lupi non autorizza i gestori delle utenze domestiche ad allacciare nuovi contatori a case occupate. Così le famiglie vivono al buio, potendo contare solo poche ore su generatori di corrente. All'Enel avrebbero riferito loro di poter di nuovo attivare l'erogazione a fronte di una autorizzazione della proprietà (l'Asl, ma improbabile perchè ne ha chiesto ed ottenuto lo sgombero) o del Comune. Per avere una posizione chiara del Sindaco e della Giunta su questa situazione, le famiglie mercoledì sera sono andate in corteo da via Orfanotrofio al Municipio per incontrare Brignolo e strappargli la promessa dell'autorizzazione chiesta dall'Enel.

«Dal sindaco non è arrivata alcuna presa di posizione su questa richiesta – commenta Carlo Sottile del Coordinamento Asti Est – mantenendo lo stesso atteggiamento di vaghezza e di "galleggiamento" sulla fame di casa e sui problemi ad essa legata così propria di questa giunta». Mentre le famiglie di un'altra occupazione, quella di Strada Fortino, nonostante l'ordine di sgombero già fissato dal giudice per il 27 gennaio, hanno deciso di fare ugualmente festa: quella del primo anniversario di ingresso nella palazzina disabitata da tempo. L'appuntamento è per il 24 dicembre.

d.p.