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Il Pd torna all’attacco sul traffico di Asti: «Muoversi in auto è diventato ancora più simile di una condanna»

Dopo il caos e le code provocate dalla nuova rotonda costruita in corso Savona, davanti al futuro supermercato Lidl

Dopo le code, le critiche alla viabilità da parte dei cittadini e il caos registrato in corso Savona, ad Asti, dov’è stata costruita una nuova rotonda, tra il ponte sul Tanaro e il futuro supermercato Lidl, si riaccende la querelle politica sulle criticità del traffico urbano. A contestare le scelte dell’amministrazione Rasero è il Partito Democratico e lo fa in un comunicato che pubblichiamo integralmente.

Fine pena: mai. Muoversi in auto ad Asti è diventato ancora più simile a una condanna che a un normale concetto di viabilità, ora che è stata posata la rotonda in corso Savona in corrispondenza del nuovo supermercato lungo il Tanaro. I cittadini da giorni segnalavano lunghe code in uscita dalla città, ma la situazione se possibile è peggiorata e questa mattina sulla rotonda si è anche verificato un incidente, sembrerebbe senza gravi conseguenze. Se ci trovassimo di fronte a un evento eccezionale, si potrebbe anche chiudere un occhio. Sopportare un cantiere per un periodo è un esercizio di pazienza civica. Il problema ad Asti è che non si intravede un orizzonte. Non esistono oggettive ragioni per sperare in un traffico più scorrevole, almeno non nell’immediato.

Il caos aggiuntivo in corso Savona deriva da un intervento urbanistico del tutto discutibile e su cui l’Amministrazione Rasero avrebbe dovuto riflettere più attentamente. Ora gli astigiani al volante hanno scoperto in prima persona che, rispetto ai render mostrati nei mesi scorsi, la rotonda nei pressi del nuovo supermercato è spostata di alcuni metri rispetto all’asse della strada. La prima prova del fuoco in orario di punta ha messo in evidenza che questo complica lo scorrimento delle auto, già congestionato prima di questa modifica.

Ora, una prima domanda che vorremmo rivolgere all’Amministrazione è se la nuova viabilità di quel tratto di corso Savona sia coerente con il Piano del traffico di cui si è dotata la città. Ma sappiamo che questa domanda per il momento deve restare senza risposta, dato che prima l’Amministrazione dovrebbe trovare il tempo di rispondere a quanto avevano chiesto il Partito Democratico e il resto dell’opposizione: a che punto è l’attuazione del Piano del traffico? Da gennaio la nostra interpellanza prende polvere su una delle scrivanie della giunta Rasero. Anzi, per dovere di cronaca, ricordiamo il contributo sulla questione viabilità offerto da Luigi Giacomini: “partire prima per trovare parcheggio”, suggeriva a marzo l’assessore all’Ambiente, nonché presidente provinciale di Fratelli di Italia.

Per il resto, negli anni il problema del traffico è stato affrontato da questa Amministrazione senza altra strategia se non il riproporre ciclicamente la tangenziale come soluzione valida per ogni problema. Se non fosse che ormai nemmeno il centrodestra sembra più crederci davvero. Oltre a ribadire la richiesta di un riscontro sull’attuazione del piano del traffico, il Partito Democratico insiste sul fatto che la questione del traffico ad Asti vada risolta basandosi sui dati e collaborando con i cittadini.

Da un lato infatti chiediamo una condivisione dei dati oggi disponibili sui flussi di traffico: dove si stanno dirigendo le persone che finiscono incolonnate dentro e fuori la città? Da dove arrivano? Che esigenze di mobilità hanno? Dall’altro, siamo convinti che una viabilità più efficace e soprattutto una transizione a mezzi di trasporto più sostenibili – treno, bus, bicicletta – sia fattibile se realizzata un passo alla volta insieme agli astigiani. I quali abbandoneranno volentieri l’auto solo se avranno un’alternativa comoda, sicura, veloce.

Partito Democratico di Asti

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5 risposte

  1. Credo sia l unico capoluogo di provincia che,attraversato da un fiume importante, abbia 1 solo ponte,per poter entrare in città. È il risultato dell annoso problema di c.Savona

  2. Questa lettera del.P.D.,sembra scritto da persone che arrivano da Marte.anche loro,hanno governate piu volte.è notorio,che il problema esista da decenni.certo,che quest ultima amministrazione, ha cercato di peggiorare ulteriormente il problema. Poi si domandano il perché, della bassa affluenza al voto

  3. Da giugno ho dovuto iniziare ad usufruire dei mezzi pubblici, mai fatto da qnd vivo ad Asti, più di 20 anni, abitando in zona mercató di via Bra, sinceramente, ero comoda qnd il ponte della ferrovia era chiuso, a pochi metri la fermata, ora per arrivare in piazza Torino, devo andare alla fermata di corso Savona, perché in corso Venezia nessuna tratta di autobus ci arriva, prenderei la bici elettrica ma le hanno messe solo in via torchio e le condizioni delle suddette sono discutibili, ci fosse un servizio in prossimità del supermercato sarebbe una gran cosa, visto gli esercizi nati negli ultimi anni
    Il problema l’avrei cmq per parcheggiare la bici in zona corso Torino, vicino al posto di lavoro,nn si se esiste una tariffa giornaliera per l’uso, ma se vogliamo creare un ‘alternativa bisognerebbe anche vedere qst cose.

  4. Gli astigiani che non vanno a votare e non partecipano in modo pro attivo sono i primi responsabili di questa e tante altre criticità cittadine. Questa storia di corso Savona é una sciagura al rallentatore su un piano inclinato. Dagli alberi storici abbattuti per fare spazio alla pista ciclabile ora rivelatasi fake. E ora questo. Mi domando che cosa debba succedere perché le persone protestino davvero contro degli amministratori così inetti. Se non al momento del voto quando ? Sto andazzo anche delle giunte precedenti é allucinante a prescindere dal colore. Chi ha un po’ di memoria sa sciorinare tutte le stupidate del passato con ironica rassegnazione. I cittadini dovrebbero pretendere duramente più competenza già ora all’interno delle associazioni e avere il coraggio di dire che certe scelte sono proprio delle sciocchezze allucinanti. Ci sará pure del dolo? Mi sembra strano che si possa essere davvero così incapaci. Prima gli uni che fanno costruire case dove ci doveva passere una strada, poi gli altri che appunto creano sta roba. Ebbasta sommare stupidate su stupidate. Io sono stufa marcia.

  5. Il problema della viabilità urbana è di per sé un nodo cruciale per molte realtà delle nostre città.
    Il cambiamento dovrebbe essere radicale, ci sono modelli di altri paesi UE che potrebbero essere da riferimento.
    Per entrare nello specifico della criticità Astigiana , potessi dare qualche suggerimento sarebbe nell’ottica di una regolamentazione anche del traffico ” pedonale , troppe le strisce pedonali è troppo ravvicinate sono una conseguenza notevole del rallentamento del flusso degli autoveicoli, per non parlare poi del servizio trasporto pubblico con pullman di grandezza sproporzionata rispetto alla viabilità presente nel territorio, lo stesso vale per i mezzi della raccolta rifiuti urbani .
    Se le nostre strade cittadine fossero sgombre dalle auto parcheggiate in entrambi i lati delle carreggiate rendendo in molte situazioni gli automobilisti ad improvvisare un senso di marcia alternato”, anche questo andrebbe a favorire di uno snellimento del traffico ,
    Non è una questione politica da attribuire a una o all’altra parte di appartenenza , ma una volontà seria di vedere il mondo con prospettive migliori per il benessere di tutta una comunità , mettendo da parte gli interessi personali è di partito.

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