Secondo anno consecutivo per Marco Gonella, massimo esponente di Santa Maria Nuova, alla guida del Collegio dei Rettori. Un impegno che il rieletto presidente affronterà con il contributo di tre
Secondo anno consecutivo per Marco Gonella, massimo esponente di Santa Maria Nuova, alla guida del Collegio dei Rettori. Un impegno che il rieletto presidente affronterà con il contributo di tre vice: Nicoletta Sozio (Santa Caterina), Silvano Ghia (San Paolo) e Maurizio Bertolino (San Secondo).
A Gonella abbiamo domandato quali siano i suoi intendimenti e le sue aspettative in ottica 2015… «L'auspicio – esordisce – è quello di realizzare con il Collegio un lavoro utile e produttivo. Magari ponendoci meno obiettivi rispetto all'annata che si è chiusa, ma riuscendo però a concretizzare quelle due-tre necessità diventate fondamentali per un proficuo funzionamento dell'organo che presiedo. In quest'ottica conto molto sull'appoggio dei miei tre vice. Il loro supporto sarà fondamentale e potrà alleggerirmi di alcune incombenze che nell'ultimo anno hanno assorbito gran parte del mio tempo. Ad esserne penalizzato è stato soprattutto il mio Comitato, al quale non ho potuto dedicare i giusti spazi».
Quindi, concentrare meglio le forze per raggiungere pochi ma concreti traguardi…
«Certo. Un esempio? Riuscire a raggiungere un accordo con la Siae, una sorta di forfait cumulativo applicabile a tutti i Comitati, così da consentire a questi ultimi di organizzare un paio di manifestazioni sganciate dai soliti elevati costi e dalle procedure burocratiche. Una sorta di semplificazione e un aiuto fattivo per tutte le realtà paliesche locali, costrette a lavorare in tempi stretti e con incombenze sempre maggiori. Altro esempio la creazione della figura di un referente unico al quale il mondo del Palio si potrebbe rivolgere per vedere soddisfatte le proprie esigenze. Inoltre, per snellire l'attività dei Comitati, si potrebbe pensare di riaffidare alcuni compiti ed incombenze ad ex Rettori. Sono ipotesi, da vagliare ed eventualmente da sviluppare.»
Nel primo Consiglio del Palio successivo alla corsa avevi manifestato in maniera piuttosto marcata il tuo disappunto riguardo agli accadimenti del sabato pomeriggio….
«Proprio così, sabato è stato un giorno difficilissimo per la manifestazione. Già a partire dal mattino con i controlli effettuati dai Carabinieri nelle diverse scuderie. Situazione che, abbinata alla successiva procedura di segnatura dei fantini per ovvi motivi "saltata", aveva portato ad una convocazione dei Rettori. Dalle 9 di mattina io sono riuscito a liberarmi alle 15. Mi chiedo per quale motivo non sia stata fatta la stessa cosa riguardo alla decisione da prendere sul cavallo che poi provò sia per Montechiaro che per Baldichieri. Invece tutto fu tenuto nascosto. Un errore imperdonabile. I Rettori andavano consultati. Gli sviluppi della vicenda abbiamo poi visto quali sono stati».
Lunedì 15 è stato convocato il Consiglio del Palio. Si svilupperà la questione delle sanzioni del Capitano stravolte dall'ormai famosa commissione dei "cinque saggi". Che cosa ti attendi dalla seduta?
«Credo ci sia qualcosa da rivedere relativamente alla neonata commissione dei saggi. Quanto da loro deciso, nella fattispecie la cancellazione di quattro delle cinque sanzioni attribuite da Clerico, forse avrebbe dovuto avere carattere esecutivo e non essere sottoposto ad una ulteriore votazione del Consiglio del Palio. Si era ipotizzata in un primo tempo, mesi fa, la creazione un Comitato ristretto composto esclusivamente da membri dell'amministrazione comunale. Amministrazione che, essendo investita di responsabilità giuridica, avrebbe risposto di ogni accadimento anche in sede civile e penale. Si è invece poi percorsa un'altra strada».
E sulle sanzioni?
«Anche qui c'è molto da dire. La mia sensazione è che si tenda a punire pesantemente solamente quando capita qualcosa di eclatante o di particolarmente grave. Il regolamento va applicato quando sono palesi le violazioni. Scontato che il fantino che corre il Palio, una corsa già di per sè anomala, cerchi in ogni modo di migliorare la propria posizione. In questo caso non va punito. Il giro di vite dato quest'anno ha portato a sanzionare gli spostamenti di posizione dei fantini al canapo, situazioni che in passato si sono sempre verificate. Non credo sia di lì che si debba partire».
Chiudiamo con i progetti del Collegio per il 2015?
«Direi di concentrarci sul progetto scuole, che sta fornendo risultati eccellenti, e rilanciare le corse allo stadio. Due passaggi fondamentali. Inutile disperdere forze e denaro in altre direzioni. E concentrarsi maggiormente sulle esigenze dei Comitati. Traguardi a mio modo di vedere raggiungibili se perseguiti in un clima costruttivo e di collaborazione».
Massimo Elia