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Fuochi d'artificio notturni ad Asti
Cronaca
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Il caso

Fuochi d’artificio a ripetizione, quasi ogni sera ad Asti lo spettacolo pirotecnico è assicurato (VIDEO)

Da tempo, la sera, si vedono esplosioni di botti, fischioni e fuochi dai quartieri periferici, ma adesso i cittadini chiedono alle forze dell’ordine di indagare

È uno spettacolo pirotecnico fuori programma, che si ripete con frequenza quasi quotidiana, quello che molti astigiani si godono (o subiscono, a seconda) in diverse zone della città. Fuochi d’artificio, anche di un certo calibro, vengono sparati insieme a petardi, fischioni e altri botti da luoghi compresi, a quanto sembra, tra il quartiere Torretta, piazza Nostra Signora di Lourdes, il parco Biberach e il parco del Borbore. Succede più volte alla settimana, da mesi, ma ora tutti questi “Capodanni” infiniti iniziano a dare fastidio ai cittadini e, immaginiamo, ai loro animali domestici.

Altre testimonianze parlano di fuochi sparati anche a Viatosto e nel quartiere di corso Alba, mentre c’è chi segnala la presenza di fuochi esplosi nel parcheggio a ridosso di via Atleti Azzurri Astigiani e via Gerbi. Domenica sera, intorno alle 19.20, i fuochi d’artificio in zona Torretta hanno attirato l’attenzione – era inevitabile – ma anche la perplessità di molti residenti, stanchi di dover subire questi rumori. Domenica, infatti, esplosioni pirotecniche si sono sentite anche poco dopo le 21 e intorno a mezzanotte.

Lunedì sera, sempre in zona Torretta, lo spettacolo pirotecnico è iniziato alle 22,30 circa, è durato un minuto e, ancora una volta, la domande sono sempre le stesse: chi spara questi fuochi d’artificio? Sono fuochi autorizzati? Ci sono limiti di legge che andrebbero rispettati? È un’attività fatta in sicurezza? In molti chiedono che le forze dell’ordine facciano i dovuti accertamenti, ma una prima risposta arriva dall’articolo 703 del Codice Penale che recita: «Chiunque, senza la licenza dell’Autorità, in un luogo abitato o nelle sue adiacenze, o lungo una pubblica via o in direzione di essa  spara armi da fuoco, accende fuochi d’artificio, o lancia razzi, o innalza aerostati con fiamme, o in genere, fa accensioni o esplosioni pericolose, è punito con l’ammenda fino a euro 103. Se il fatto è commesso in un luogo ove sia adunanza o concorso di persone, la pena è dell’arresto fino a un mese».

Da quanto abbiamo potuto apprendere, al comando della polizia municipale non sarebbero pervenute segnalazioni specifiche su luoghi interessati dal problema o su persone che, con una certa frequenza, si dedicherebbero a organizzare gli spettacoli pirotecnici. Sui social, invece, il disagio è più sentito e sono diverse le persone che hanno scritto di non poterne più di questi botti. L’ultima ad aver denunciato il fatto è l’ex assessore al Comune di Asti Marta Parodi che scrive: «Perché ogni tre per due qualcuno fa partire fuochi d’artificio non programmati o consentiti, nell’incuria più assoluta e nel menefreghismo estremo? E soprattutto perché si consente una tale situazione? È obbligatorio arrenderci al fatto che sta città diventi sempre più incivile e invivibile?»

Questa mattina, sulla vicenda dei fuochi d’artificio tutti i gruppi di minoranza in Consiglio comunale hanno depositato un’interpellanza al sindaco Rasero per sapere «se l’amministrazione sia a conoscenza dei fatti e se siano state rilasciate autorizzazioni; quali misure si intendano adottare per prevenire il ripetersi di tali episodi e tutelare i residenti e se si valuta l’emissione di un’ordinanza di divieto in aree residenziali».

[nella foto i fuochi esplosi in zona Torretta domenica sera]

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