Antonio Astesano, letterato e umanista villanovese del ‘400, torna a far parlare di sé a casa sua. Lo si deve al sindaco Roberto Peretti che ha dato alle stampe un quaderno dedicato all’illustre concittadino a cui è dedicata la scuola del paese. Lo spunto per il saggio si deve al ritrovamento di un bollettino che raccoglie 24 lettere sul “bello scrivere” di Astesano, sotto i portici di via Po, sulle bancarelle di libri usati.
L’ episodio è stato raccontato durante la presentazione alla confraternita dei Batù, dove il sindaco ha risposto alle sollecitazioni della giornalista Marta Martiner Testa.
«La curiosità mi ha sempre spinto a cercare fonti e testi che parlassero di Villanova. Le lettere sono in latino quindi ho chiesto aiuto per la traduzione alle professoresse Anna Maria Berruto del liceo classico “A. Monti” di Chieri, e Rossana Levati del liceo “Alfieri” di Asti – ha detto Peretti – è stata l’occasione per riscoprire un intellettuale un po’ dimenticato di cui ho cercato di ricostruire la biografia. Ne viene fuori una figura umana di grande tenacia, che ha dovuto affrontare diverse avversità, non ultima la peste, che in più episodi si è frapposta tra lui e i suoi studi e il suo lavoro. Non ho potuto evitare di fare un parallelo con la pandemia di Covid che ha costretto anche noi all’isolamento».