Non sarà il tribunale di Asti ad occuparsene perché il reato è avvenuto a Milano, ma l’imputata, o meglio una degli imputati, è residente a Canelli ed è nata in uno dei Comuni della zona.
Una vicenda originata da un’indagine avviata dal Tribunale di Milano in merito alla bancarotta fraudolenta che coinvolgeva due società: una immobiliare e una che si occupava del noleggio di auto di lusso e supercar. Nell’analizzare la contabilità che riguardava passaggi di somme (ingenti) di denaro da una società all’altra e dai conti delle società ad alcuni amministratori, gli investigatori hanno intercettato alcuni bonifici in arrivo, anch’essi consistenti, da un conto corrente “sotto tutela”, ovvero intestato ad un uomo il cui patrimonio era gestito da un tutore nominato dal giudice. L’intestatario, infatti, con la madre e la sorella aveva ereditato un ingente patrimonio in quote societarie e immobili, dal padre, deceduto all’inizio degli Anni Duemila. La sua parte di eredità, circa 2 milioni e mezzo, era confluita in un fondo di investimento a bassissimo rischio gestito, su nomina del giudice, dalla madre.
Tutto bene fino al 2019 quando la donna si è rivolta al giudice tutelare per chiedere di spostare l’investimento in altra banca che offriva condizioni più favorevoli. Ottenuta l’autorizzazione, però, quel conto originario è stato sì trasferito sulla nuova banca ma, poco dopo è iniziato lo “svuotamento” a favore della figlia e di un conto intestato madre-figlia, dove il nome del figlio non compariva più. In atti ci sono numerosi bonifici che vanno da 4 mila a 130 mila euro fino a quello finale di poco meno di 1 milione e 900 mila euro: nessuno di questi bonifici era stato autorizzato dal giudice tutelare. Di qui l’accusa di peculato riferita alla madre e, in concorso, alla figlia.Ad inizio gennaio si terrà l’udienza preliminare, a Milano, in cui il figlio si costituirà parte civile e sarà rappresentato dall’avvocato Pierpaolo Berardi nominato dalla collega Francesca Racconci la quale, nel frattempo, è subentrata come curatrice speciale degli interessi dell’uomo ospitato in una casa-comunità nell’Albese.