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L’Atl Langhe Monferrato Roero punta sulle voci autentiche degli ambassador per raccontare il territorio [Fotogallery]

Sono 45, con lavori molto differenti e si rivolgono a pubblici diversi mantenendo l’originalità e un “tono di voce” autentico nelle loro narrazioni

L’Atl Langhe Monferrato Roero punta su differenti strategie di promozione turistica e, tra queste, investe sul progetto Ambassador 5.0, un’iniziativa che mette al centro le persone che vivono e amano il territorio. L’obiettivo è offrire un racconto credibile e umano delle varie destinazioni ed esperienze da provare tra Langhe, Monferrato e Roero, affidato non tanto a influencer esterni, ma a una rete di content creator locali. Il progetto, attivo da circa un anno, è stato presentato ai giornalisti durante un momento di confronto ospitato a Le Cattedrali Luxury Relais di Asti dove si è svolta una mattinata con numerosi ambassador. Quest’ultimi hanno potuto seguire l’incontro sul tema “Storytelling gentile: la cassetta degli attrezzi per scegliere le parole giuste e comunicare con empatia” condotto dalla destination manager e social media expert Giorgia Deiuri.

È stato il direttore dell’Atl, Bruno Bertero, a rimarcare la netta distinzione tra influencer, content creator e ambassador: «L’influencer è quello che, di fatto, ha un display, una vetrina, e mette un vestito in vetrina che non è il suo – ha spiegato Bertero – Ha la capacità di parlare oggi della destinazione Langhe Monferrato Roero, domani del Trentino, dopodomani di Abu Dhabi con la credibilità che ha un display, ma che non è quella legata al vero contenuto. Al contrario, gli ambassador sono persone locali che creano i loro contenuti e raccontano di come hanno vissuto la loro esperienza. La trasformano in un elemento di comunicazione attraverso la vetrina dell’Atl Langhe Monferrato Roero e poi attraverso la loro vetrina».

Questa scelta conferisce una credibilità immediata, poiché le esperienze raccontate non sono artefatte. Inoltre, ogni ambassador utilizza un tono di voce differente, permettendo di segmentare il messaggio e colpire diverse fasce di fruitori. Gli ambassador sono prima di tutto persone residenti che, attraverso il loro storytelling, contribuiscono a valorizzare l’ospitalità culturale del territorio. I dettagli dell’iniziativa sono stati raccontati da Giorgia Deiuri: «In meno di un anno di attività – ha spiegato – il progetto ha coinvolto 45 ambassador, oltre 100 contenuti in collaborazione, più di 500 storie condivise sui social, oltre 30 articoli pubblicati sui blog con una media di circa 400.000 visualizzazioni mensili generate in modo organico. Per diventare ambassador e collaborare con l’Atl è necessario essere residenti in Piemonte e avere uno o più canali social aperti». Tra gli ambassador figurano il pensionato, la casalinga, la bibliotecaria, il maestro di sauna, il chimico, l’operaio, l’architetto e il sommelier e molti altri ancora.

Il meccanismo di collaborazione si basa sulla trasparenza e sulla concretezza. L’Atl propone delle esperienze, ma gli ambassador possono anche suggerire attività o modi di raccontare che fanno parte della loro quotidianità. L’Ente verifica la coerenza con lo stile editoriale, ma non snatura la persona o il messaggio perché solo così il racconto è credibile. Se un’esperienza è positiva, la si condivide, ma anche quando ci possono essere delle criticità l’ambassador è libero di evidenziarle. Questo perché il rapporto di fiducia con il proprio pubblico di riferimento va sempre preservato.

Si tratta dell’impegno di un “capitale umano”, non prevede un compenso economico diretto, bensì l’opportunità di vivere e raccontare esperienze sul territorio. Giorgia Deiuri ha inoltre annunciato la creazione degli “Ambassador Awards”, un premio per riconoscere l’impegno dei partecipanti, con l’assegnazione di prodotti del territorio in omaggio. Il progetto Ambassador 5.0 è come una sinfonia suonata da un’orchestra di musicisti locali: ognuno conserva il proprio strumento e il proprio timbro unico, ma insieme creano una narrazione ricca e autentica, molto più potente di un solista ingaggiato per un’occasione mordi e fuggi.

[foto Billi]

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