Uscirà in libreria venerdì 21 novembre il libro “Io dico” (pubblicato da Gallucci nella collana Sounds Good), raccolta di citazioni tratte dai lavori più significativi di Giorgio Faletti, l’eclettico artista astigiano mancato nel 2014. L’obiettivo è proporre le sue riflessioni sulla vita, l’amore, la società e la musica; frasi memorabili tratte dai romanzi, dalle interviste, dalle canzoni e dal resto del suo materiale, anche inedito.
Giorgio Faletti
Talento poliedrico, Faletti è stato comico, attore (televisivo, cinematografico e teatrale), sceneggiatore, doppiatore, scrittore, cantautore e paroliere (ha scritto, tra gli altri, per Mina, Milva e un intero album per Angelo Branduarsi). Per non parlare del successo dei suoi romanzi, a cominciare da “Io uccido”, che lo ha consacrato a livello internazionale come maestro del thriller, passando poi per “Niente di vero tranne gli occhi”, “Fuori da un evidente destino”, “Pochi inutili nascondigli”, “Io sono Dio”, “Appunti di un venditore di donne”, Tre atti e due “tempi”.
Le curatrici
A curare il volume la moglie di Faletti, Roberta Bellesini, con Chiara Buratti. Amministratrice di società immobiliari che operano con attenzione alla sostenibilità, Roberta Bellesini oggi si dedica alla realizzazione, promozione e diffusione di progetti inerenti l’eredità artistica del marito. Ad Asti è conosciuta anche per essere presidente della Biblioteca Astense, intitolata al marito.
Chiara Buratti, moglie del giornalista e speaker radiofonico astigiano Massimo Cotto, mancato nel 2024, è giornalista e attrice, legata a Faletti per motivi di amicizia e professionali. Basti ricordare che l’artista aveva scritto per lei lo spettacolo teatrale “L’ultimo giorno di sole”, tuttora portato in scena.