Ridurre al minimo gli sprechi e riutilizzare le risorse il più a lungo possibile, contrastando il tradizionale modello dell’usa e getta. È questo il fondamento dell’economia circolare, un modello economico sostenibile di cui oggi si sente profondamente la necessità. I giovani adottano tale modello quando acquistano abiti e accessori usati e rivendono ciò che non usano più; chi è appassionato di riciclo creativo impiega oggetti che potrebbero essere gettati per dar loro nuova vita attraverso fantasia e tecniche artistiche e del “fai da te”; mentre chi ha il “pollice verde” si dedica a rinnovare vasi e aiuole creando nuove piante attraverso talee o i semi raccolti dai fiori.
In queste settimane abbiamo acquistato crisantemi, ciclamini e piante verdi per addobbare le tombe dei nostri cari in occasione della festività dei Santi. Spesso gran parte di quei fiori e piante, dopo qualche tempo, finisce nei cassonetti del verde dei cimiteri: ma quei fiori e piante potranno continuare a vivere e donare bellezza e armonia in molti giardini, aiuole e vasi privati e pubblici. In particolare i crisantemi, basterà, una volta sfioriti, tenerli a riposo, all’aperto, potarli in primavera e custodirli in un luogo fresco e ombreggiato durante l’estate, per vederli rifiorire rigogliosi nell’autunno successivo. Un’abitudine che in campagna esiste da sempre e capita spesso di scorgere nei giardini delle case, in questo periodo gradevoli aiuole fiorite di crisantemi di ogni colore. Si potrà allora donare i fiori acquistati per i Santi per addobbare aiuole e fioriere di spazi pubblici, gli stessi cimiteri, circoli, chiesette e cappelle dei nostri borghi o regalarli ad amici e conoscenti.
(Nella foto la chiesetta della Madonna della Salute in località Remonzino a Motta di Costigliole d’Asti)