Solo pochi giorni fa i residenti di Viatosto avevano sollevato, tramite il nostro giornale, tutti i loro timori sulla sicurezza della frazione tra luce pubblica intermittente (a giorni funziona, altri no), la mancanza della telecamera anticrimine che si trovava nella piazzetta del paese, poi abbattuta dopo un incidente, corse d’auto notturne e, questione più preoccupante, scherzi mirati contro la parrocchia come aprire i rubinetti del giardino, lasciando soccorrere l’acqua tutta la notte, attaccare i lumini in chiesa uno con l’altro usando la colla, bruciare un accendino, sempre in chiesa, o gettare a terra delle riviste.
Ma, domenica sera, la situazione è precipitata e a farne le spese sono stati soprattutto la canonica e il parroco don Giancarlo Iraldi. Ignoti, probabilmente una banda di ladri specializzati, è riuscita a penetrare nella proprietà della parrocchia tagliando una rete che divide la chiesa da un terreno privato. Poi, con un flessile a batteria (forse rubato poco prima, sempre in paese), hanno portato a termine un vero e proprio assalto alla diligenza rompendo le serrature e una cancellata, sfasciando il sistema d’allarme collegato all’impianto di videosorveglianza, devastando le camere, gettando tutto all’aria per cercare beni di valore. I malfattori sono riusciti a entrare anche nel campanile, facendo ulteriori danni, dove hanno trovato due casseforti. «In una, dopo averla aperta, hanno rubato alcuni oggetti sacri; l’altra l’hanno solo divelta lasciandola per terra – racconta al telefono, molto amareggiato, il parroco – Poi, tanto per non farsi mancare nulla, hanno aperto il frigorifero della cucina e portato via prosciutto, formaggi, yogurt: insomma la spesa che avevo fatto per la settimana». I banditi avrebbero agito conoscendo abbastanza bene non solo i luoghi del colpo, ma anche gli orari del sacerdote che al momento del furto si trovava fuori a cena.
Forse, ma è un’ipotesi, sapevano anche del passaggio di un addetto alla vigilanza privata (in paese è un’informazione nota), incaricato dalla parrocchia di effettuare una verifica dei luoghi ogni sera, riuscendo però a non incappare nel controllo e sparendo poi nel nulla. Tutto questo non prima di aver tentato alcuni furti anche in alcune case della frazione. I carabinieri sono stati chiamati non appena è stato scoperto il colpo e l’allarme è passato sulla chat del gruppo di controllo del vicinato mettendo in allerta gli altri residenti, alcuni dei quali avrebbero rinvenuto, ma è ancora da confermare, tracce di una presenza estranea nelle loro proprietà.
Ancora da quantificare il danno alla parrocchia, che ammonterebbe a diverse migliaia di euro, ed eventuali altri danneggiamenti ai privati. È difficile, però, pensare che i responsabili degli scherzi, comunque fastidiosi, abbiamo fatto “un salto di qualità” trasformandosi in banditi specializzati nel derubare case e chiese. Poi tutto può essere. Mentre don Iraldi si dice amareggiato, dispiaciuto e molto preoccupato, diversi residenti vedono il fatto come l’inevitabile conseguenza di un allarme rimasto inascoltato.
«A me spiace soprattutto perché hanno rubato alcuni beni della comunità, – continua don Iraldi – creando un danno a tutti che andremo a quantificare nelle prossime ore. Fino a oggi la parrocchia era stata bersaglio di danneggiamenti o scherzi di pessimo gusto, ma questa volta l’episodio è molto più grave e, probabilmente, chi ha agito in questo modo è quasi sicuro di non essere scoperto, né di dover pagare per quello che ha fatto. Credo che chi agisca facendo questi colpi, senza rispetto neanche per luoghi sacri, lo faccia con la convinzione che comunque riuscirà a farla franca».
[nella foto la chiesa di Viatosto bersaglio dei malviventi]
Una risposta
Tutto va per il meglio.
È solo un’ arrata percezione di insicurezza che viviamo.