Sono otto gli scrittori che si sfideranno, domenica 23 novembre dalle 16.30 al Teatro Alfieri, alla cerimonia conclusiva del Premio Asti d’Appello.
Organizzato dall’omonima associazione, presieduta da Stefano Bertone, e giunto alla 17esima edizione, ha lo scopo di concedere una seconda chance – una sentenza d’appello, appunto – ai romanzi che abbiano sfiorato l’oro ai maggiori premi letterari nazionali.
Finalisti di questa edizione saranno Marco Balzano con il romanzo “Bambino” (Einaudi), Anja Boato con “Madama Matrioska” (Accento), Nicoletta Verna con “I giorni di vetro” (Einaudi), Fabio Stassi con “Bebelplatz. La notte dei libri bruciati” (Sellerio), Jacopo De Michelis con “La montagna nel lago” (Giunti), Simona Lo Iacono con “Virdimura” (Guanda), Paola Jacobbi con “Luisa” (Sonzogno) e Michele Ruol con “Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia” (Terrarossa).
Le giurie
A giudicare le opere una doppia giuria: popolare e togata.
La prima ha già votato domenica scorsa alla Biblioteca Astense. La seconda si esprimerà invece nel corso della finale.
A comporla Guido Carlo Alleva, avvocato del foro di Milano; Giulio Biino, presidente del Consiglio nazionale del Notariato e della Fondazione Circolo dei Lettori di Torino; Alberto Giannone, giudice coordinatore della sezione penale del Tribunale di Asti; Simona Grabbi, avvocato del Foro di Torino; Cristiana Maccagno Benessia, avvocato del Foro di Torino; Paolo Rampini, presidente del Tribunale di Alessandria; Marco Rossi, avvocato del Foro di Torino.
A queste valutazioni si sommeranno quelle espresse dalla giuria giovane. Per l’edizione 2025 hanno confermato la partecipazione 126 alunni, dalla classe prima alla quarta, dei licei classico Vittorio Alfieri, scientifico Vercelli e artistico Benedetto Alfieri, oltre che degli istituti Giobert, Monti e Andriano con gli insegnanti referenti. Coinvolti nella giuria giovane anche due classi interne alla casa di reclusione di Quarto.
Fondamentale anche quest’anno, poi, il lavoro di “lettura preventiva” di un gruppo di soci dell’Associazione Premio Asti d’Appello, ovvero Simona Baronchelli, Rosella Gerbi, Emanuela Gardenghi, Massimo Maffei, Anna Maria Migliarini e Gianluca Stanchi. Soprannominati “Ghost readers”, si sono resi disponibili a leggere tutti i volumi finalisti nei premi letterari (oltre 50 quest’anno) e quindi possibili candidati al Premio d’Appello per valutarli prima di formalizzare l’invito.
La cerimonia
A teatro, durante la cerimonia, gli scrittori terranno un’arringa davanti al pubblico e alla giuria togata: dalla somma dei voti delle due giurie, “ponderati” secondo il rapporto matematico tra numero di giuristi e numero dei giurati popolari e giovani, emergerà il vincitore del premio di 10mila euro.
Al romanzo più votato dalla giuria popolare, invece, andrà un’esclusiva penna stilografica Aurora Hastil, icona del design italiano, grazie al sostegno di Cesare Verona, presidente e amministratore delegato della storica azienda Aurora. Una penna del noto marchio andrà anche a tutti gli scrittori partecipanti.
Sarà anche assegnato il Premio Rotary per il romanzo più votato dalla giuria giovane, purché diverso dal vincitore e dal più votato dalla giuria popolare.
Anche quest’anno, infine, il Premio Zonta assegnerà mille euro alla scrittrice più votata dalle due giurie congiunte (popolari e giovani).
A presentare la serata Chiara Buratti e Roberta Bellesini.
Il concerto
Al termine delle arringhe degli scrittori, mentre la giuria togata si ritirerà in camera di consiglio per stabilire il vincitore, si terrà il concerto dell’Elixir Ensemble, già ospite della quindicesima edizione del premio, che proporrà un omaggio a Fabrizio De André.
Ingressi
Ingresso gratuito previo ritiro della apposita contromarca a partire da oggi (martedì) alla biglietteria del teatro, aperta martedì e giovedì dalle 10 alle 17.
Per informazioni: 0141/399057.
Prima dell’evento, alle 15.30 nello spazio Cabiria di Sala Pastrone, sarà possibile incontrare gli scrittori finalisti e farsi autografare i libri.
I sostenitori
Il Premio, che si avvale della collaborazione del giornalista Alberto Sinigaglia, è reso possibile grazie a Biblioteca Astense, Inner Wheel, Rotary Club e Unione Industriale, al contributo di Comune di Asti, Regione Piemonte, Fondazione CrAsti, Fondalpress, Fondazione CRT, Banca di Asti, Format, Saclà, Farmacia Baronciani, Lipitalia 2000, Cantine di Ceres, Aurora-Officina della Scrittura, azienda vitivinicola Fratelli Natta, Vernay.