L’associazione Cre[AT]ive ha presentato due importanti progetti: “Parole di luce – Asti in Parole e Musica”, un’iniziativa permanente per ricordare e far conoscere ai turisti le eccellenze culturali astigiane, e una nuova campagna di sensibilizzazione contro il femminicidio e la violenza sulle donne. I dettagli dei progetti sono stati resi noti in una conferenza stampa da Roberta Bellesini alla presenza di numerose associate, del sindaco Maurizio Rasero e dell’assessore alla Cultura Paride Candelaresi.
“Parole di luce” nasce dalla volontà di rendere “permanente”, con installazioni luminose nel centro storico che saranno accese in varie occasioni (a cominciare dal periodo natalizio), il ricordo o il racconto di personaggi di spicco che hanno avuto i loro natali ad Asti, come Giorgio Faletti, Paolo Conte e Vittorio Alfieri. Molti, inclusi turisti o persone che visitano la città per la prima volta, non sono a conoscenza o non ricordano l’origine astigiana di queste figure. «Ad esempio, per Giorgio Faletti, molti lo associavano a Passerano Marmolito, ricordando il personaggio di Carlino visto in televisione» ha evidenziato Bellesini, moglie dell’artista deceduto nel 2014.
Si inizia con tre frasi in una zona del centro, ma l’intenzione è quella di espandere l’iniziativa, ogni anno, con una o due frasi in più anche nei quartieri periferici. I testi scelti sono iconici per ciascun protagonista: per Faletti si accenderà un verso della nota canzone “Signor Tenente” che gli fece vincere il premio della critica al Festival di Sanremo del 1994; per Paolo Conte si valorizzerà una frase tratta dalla canzone “Un gelato al limon” del 1979, con un forte legame ad Asti; per Vittorio Alfieri è stata scelta la frase più nota “Volli sempre volli fortissimamente volli” contenuta in una sua lettera del 1783.
L’accensione ufficiale è prevista per mercoledì 3 dicembre, alle ore 18, all’angolo tra via Garetti e via Bruno. «Per assicurare che il progetto venga compreso appieno, in particolare dai turisti, verrà installata una targa esplicativa vicino a ogni scritta – spiega Bellesini – La targa sarà dotata di un QrCode che, una volta inquadrato, permetterà di leggere la genesi del progetto e le biografie dei tre artisti, sia in italiano sia in inglese». Il progetto è stato reso possibile grazie alla partecipazione di vari sponsor e la collaborazione del Comune di Asti.
La campagna contro il femminicidio passa attraverso uno specchio
Coerentemente con la sua missione, l’associazione Cre[AT]ive dedica ogni anno progetti e attività al 25 novembre, data istituita per la campagna contro il femminicidio. Mentre l’anno scorso l’associazione aveva tenuto un breve convegno con le scuole, quest’anno l’attenzione è puntata su una campagna di manifesti visibili per le vie di Asti. La campagna è stata sviluppata in collaborazione con lo Studio Uovo e l’idea, proposta da Chiara Malfatto e i suoi collaboratori, è stata di creare un manifesto unico nel suo genere «dove ognuno di noi si può specchiare».
Il concetto è che l’immagine riflessa non ci pone di fronte a una vittima o un aggressore, ma suggerisce che noi stessi, vedendoci allo specchio, in qualunque modo possiamo renderci importanti e cambiare le cose. Chiunque si specchi e veda la propria persona diventa immediatamente un canale di comunicazione e, in questo modo, qualunque gesto o contributo dato alla campagna contro il femminicidio, anche solo attraverso l’uso di termini appropriati che pongano l’attenzione contro la violenza di genere nella quotidianità, è un messaggio importante.
Il manifesto agisce come un promemoria visivo, trasformando l’osservatore da spettatore passivo a partecipante attivo. I manifesti rimarranno affissi fino al 26 novembre.
[foto Ago]