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Attualità
Giornata di studi

“Da Isola d’Asti all’Unità d’Italia”, i 200 anni dalla nascita del Generale Govone tra gli eroi del Risorgimento

Su iniziativa dell’amministrazione comunale un convegno dedicato alla figura del Generale nativo della frazione Mongovone di Isola

Il Comune di Isola d’Asti promuove una giornata di studi e riflessione in occasione del bicentenario della nascita del Generale Giuseppe Govone (1825–1872), tra gli eroi del Risorgimento e figura militare e politica di primo piano nell’Italia post-risorgimentale. Il convegno, intitolato “1825–2025: Da Isola d’Asti all’Unità d’Italia”, si terrà sabato, 22 novembre, a partire dalle 9,30 nel palazzo comunale (piazza Merlino) e prevede interventi di storici e studiosi che approfondiranno gli aspetti politici, militari e umani della vita del generale nato ad Isola d’Asti, in frazione Mongovone.

Il programma ufficiale, coordinato dall’amministrazione comunale, prevede l’accoglienza a partire dalle 9,30 e l’apertura dei lavori alle 10 con i saluti delle autorità locali. La sessione di studi proseguirà con gli interventi e la moderazione del Prof. Ezio Claudio Pia (CRISM – Dipartimento Studi Storici, Università di Torino / Società di Studi Astesi). Il Prof. Pia, storico con solida formazione nelle istituzioni e nelle società medievali e moderne, introdurrà i temi principali e coordinerà gli interventi dei relatori.

Alle 10,30 è previsto l’intervento del Prof. Erildo Ferro (Società di Studi Astesi, ex sindaco di Isola d’Asti), che tratterà i rapporti tra la famiglia dei Conti Govone e la Comunità di Isola d’Asti. Con riferimenti alla borgata di Moncacone, dove videro la luce personaggi di primo piano di questo nobile casato. Il Prof. Ferro cultore di storia locale , ha pubblicato studi dedicati alla ricostruzione delle vicende del territorio astigiano ed è figura nota per iniziative culturali volte a far conoscere il passato storico del paese. Ha pubblicato con Liliana Steffenino nel 1989 il volume Isola d’Asti: origini e storia di un paese. Attualmente sta lavorando per una prossima edizione aggiornata.

Seguirà, alle 10,55, la relazione del Dott. Franco Contaretti (Centro Studi Piemontesi), autore del volume Al servizio dello Stato. Giuseppe Govone (1825–1872), che offrirà una ricostruzione biografica e interpretativa della carriera pubblica e militare del generale, mettendo in luce le tappe fondamentali della sua presenza nelle istituzioni piemontesi e nazionali. Il testo di Contaretti rappresenta oggi un riferimento scientifico per lo studio della figura di Govone. Alle 11,20 prenderà la parola il Dott. Domenico Quirico, giornalista e saggista di consolidata fama, che, partendo dalla sua ampia esperienza di analisi storica e civile, proporrà una riflessione critica sulla figura del “Generale Scomodo” e sul ruolo dei vertici militari nella storia italiana, come già affrontato nelle sue opere di ricostruzione e analisi dei vertici militari. L’intervento offrirà uno sguardo più ampio e comparativo sulle dinamiche del potere militare nel periodo post-unitario. I lavori si concluderanno alle 11,45 con le considerazioni finali del Prof. Ezio Claudio Pia e un aperitivo offerto dall’amministrazione comunale, che permetterà ulteriori confronti e momenti di scambio con il pubblico e gli studiosi partecipanti.

“Giuseppe Govone, nato il 19 novembre 1825 a Isola d’Asti, fu una figura centrale nel contesto militare e politico del Regno di Sardegna e del nascente Regno d’Italia: ufficiale di carriera, deputato e ministro, egli attraversò momenti complessi della storia nazionale, dall’azione nelle campagne siciliane contro la renitenza alla leva fino ai dibattiti parlamentari che accompagnarono le riforme post-unitarie. La sua immagine resta poliedrica: riconosciuta per capacità operative e amministrative, ma anche spesso oggetto di critiche per i metodi adottati in contesti difficili come la Sicilia degli anni ’60 dell’Ottocento. Il convegno intende ripercorrere queste contraddizioni e restituire, con documentazione e riflessioni aggiornate, l’importanza della sua eredità storico-politica”.

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