Diciotto licenze attive, quattro tassisti subentrati di recente e la conferma della tariffa fissa a 10 euro per tutte le corse in città. Il servizio taxi di Asti continua a operare, coprendo il territorio comunale con una tariffa che è ormai un punto fermo per la cittadinanza: la corsa urbana a 10 euro. La tariffa è valida in tutta la città ed è applicata automaticamente, senza bisogno che il cliente ne faccia richiesta. Tariffa rimasta invariata nel corso degli anni, nonostante l’aumento del prezzo del carburante, della manutenzione dei mezzi e del costo delle vetture passate, in media, da 24mila e 35mila euro.
A confermare la tariffa fissa è uno dei tassisti astigiani che racconta come il servizio di taxi continui a essere molto richiesto, ad esempio nel tragitto dalla stazione ferroviaria all’ospedale, o per raggiungere le frazioni quando non è possibile utilizzare il bus. Ma, lui e i suoi colleghi, condividono anche l’aspetto più critico della viabilità urbana e del traffico definito «un vero inferno poiché non esiste più solo l’ora di punta, come una volta, ma ci sono intasamenti perenni specie tra le ore 16.30 e le 19».
Tra le lamentele sulla viabilità spicca una specifica preoccupazione riguardo alla nuova rotonda di corso Savona davanti al supermercato Lidl di prossima apertura. I tassisti, per la loro esperienza sul campo, ritengono che la sua collocazione possa rappresentare un potenziale pericolo: «Chi arriva da fuori, affrontando il rettilineo, specialmente di notte o in condizioni di nebbia, rischia di “tirare dritto” e di provocare un frontale con chi proviene dall’altra direzione – racconta il tassista – Il timore è che prima o poi qualcuno possa avere un incidente grave».
Un altro elemento che contribuisce alla “deregulation” del traffico urbano «è la circolazione incontrollata di rider e monopattini». È noto che molte delle biciclette elettriche usate dai rider per portare cibi a domicilio non siano a norma poiché modificate con acceleratori che permettono loro di raggiungere velocità elevate (fino a 70/80 km/h). Inoltre, i rider, guidano spesso contromano e accedono a Ztl o isole pedonali sfrecciando tra la gente. Raider con i quali hanno a che fare anche i tassisti: «Sarebbe il caso di effettuare più controlli mirati, fermarli e sequestrare le bici non a norma con il Codice della Strada. Se si inizia con alcuni di loro, gli altri magari ci stanno più attenti. Però, se facciano un incidente con questi rider o con chi usa senza criterio un monopattino, siamo noi ad andare nei guai e a pagare danni ingenti».
Il servizio Taxi risponde al numero 15.85.
[nella foto di repertorio il parcheggio Taxi in piazza Marconi]