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Le 300 maglie nel “museo” di calcio e futsal di Gabriele de Marzio

La passione che scocca nel 1994, gli idoli Vidal e Licciardi, e una incredibile collezione di cimeli senza “vuoti di sceneggiatura”

La passione per lo sport che diventa museo, in un percorso paziente e infinito fatto di partite seguite rigorosamente dal vivo, documentazioni, per chiudere il cerchio con una “quadratura perfetta”, senza vuoti di sceneggiatura. Gabriele de Marzio, astigiano doc con discendenze albiceleste, è un libro stampato di futsal e calcio, fedele appassionato bianconero, profondo conoscitore dei palazzetti di tutta Italia e non solo. Da poche settimane ha tagliato nel suo personalissimo museo un grande traguardo, quello delle 300 maglie collezionate.

La sua passione per il pallone scocca nel 1994: “Durante il mitico mondiale americano seguo le mie prime partite, quindi tutto ha inizio con il mito di Roby Baggio. Dalla stagione successiva, seguendo le orme di mio papà, divento bianconero e, seppur non potendo avere in mente ciò che avrei poi creato in futuro, inizio a raccogliere piccoli cimeli”, ricorda Gabriele. “Col passare degli anni scaturisce l’idea di allestire un qualcosa di grande così, con foto squadra, maglie e sciarpe celebrative a fare da cardine, nasce il mio personalissimo museo. Che vede Juventus e Nazionale protagoniste, raccontate attraverso gli oggetti lungo ventitré anni di storia. Nel 2017, infatti, principalmente per motivi di spazio e successivamente al cambio di logo da parte della Vecchia Signora, la collezione riguardante il calcio si conclude”, ammette.

Potendo vantare, tra gli altri trionfi, la Champions e l’Intercontinentale bianconere e il Mondiale, l’ideale sarebbe stata quella di chiudere con i mitici 9 scudetti consecutivi (ci siamo invece fermati a 6) e l’Europeo azzurro… “I cimeli inerenti a questi trionfi, con tanto di varie firme, me li sono comunque procurati, ma per una questione di omogeneità non li espongo, è tutto rigorosamente fermo al 2017”, dice il meticoloso collezionista.

Ospiti d’eccezione

Al suo museo non sono mancati certo ospiti d’eccezione: “Con grande soddisfazione ho potuto accogliere due ex giocatori bianconeri, Hernanes e Michele Padovano, protagonisti con presenze e reti durante i ventitré anni in questione, che sono significati splendide ciliegine sulla torta”.

Il futsal e l’amore per gli Orange

Nel frattempo, nel 2008 irrompe prepotentemente tra le passioni di de Marzio il futsal, con una collezione davvero particolare. In questo caso la passione nasce seguendo l’Asti Garage: “La data storica è il 25/10/2008, che corrisponde alla mia prima volta al PalaSanQuirico. Da lì in poi è in escalation di emozioni che per otto anni mi portano a seguire (chiaramente raccogliendo i primi cimeli del futsal, ndr) gli Orange nel percorso che regala promozione in Serie A2, promozione in Serie A, due Coppa Italia, due Winter Cup ed il fantastico scudetto dal retrogusto agrodolce, in quanto c’era consapevolezza che quel giorno sarebbe anche stato l’ultimo nella massima serie per i freschissimi campioni d’Italia”. Dal 2016, dunque, l’amore per gli Orange si tramuta in una passione a 360 gradi per questo favoloso sport e si aprono così scenari sempre più ampi per la collezione.

Cimeli internazionali

L’intento diviene quello di raccontare attraverso i cimeli la Serie A e i vari trofei nazionali, i Mondiali e gli Europei. “L’obiettivo è quello di raggiungere i vent’anni di collezionismo futsal. Finora nessun vuoto di sceneggiatura, attendiamo Euro 2026 per far scattare la caccia alla maglia di un campione in carica uscente”, ammette Gabriele. Dal 2022 il museo è possibile visitarlo anche su Instagram, su MY FUTSAL MUSEUM compaiono singolarmente gli oggetti presenti in collezione, il riscontro della pagina è molto soddisfacente (ad oggi sono oltre 3600 i follower). Alle 26 maglie comprese nella collezione Juventus/Nazionale, attualmente si aggiungono 275 maglie da futsal: il traguardo prestigioso è quindi quello di aver superato le 300 maglie.

“Le numerose conoscenze e amicizie di questi diciassette anni fanno sì che le modalità con cui ricevo i cimeli siano svariate: non esiste difatti un mercato dedicato. Ringraziando la sua compagna Patricia per la collaborazione, la maglia numero 300 è stata la meravigliosa casacca del Benevento, donata dallo storico capitano Orange Ramon, che è anche colui che vanta più maglie presenti nel museo (ben 8, oltre ad altre chicche come le scarpe del rigore decisivo che è valso il tricolore astigiano). L’altro protagonista più presente in termine di cimeli è lo storico capitano azzurro Gabriel Lima. Insieme a Fernando Wilhelm, sarebbe stata l’ottima chiusura di un cerchio vederli alzare il tricolore nella mia città, ma si sono aggiudicati comunque da capitani l’Europeo 2014 ed il Mondiale 2016 spodestando i domini di Spagna e Brasile. Considerato anche il mio sangue mezzo italiano e mezzo argentino, questi traguardi leggendari hanno rappresentato un ottimo viatico per consacrarli tra i protagonisti più iconici a livello assoluto del museo”.

Le maglie speciali

Le due maglie alle quali Gabriele è più affezionato? “Quella indossata da Gigi Buffon nel 2015-16 che racconta il suo record di imbattibilità in Serie A di 974 minuti, nel calcio, mentre per quanto riguarda il futsal non rinuncerei mai alla maglia di Edgar Bertoni, risalente alla medesima stagione,  simbolo, al fianco di capitan Ramon, dell’Asti che sale sul gradino più alto d’Italia. Bertoni è davvero uno specialista nella conquista del tricolore, e sono felice abbia centrato l’obiettivo anche nella mia città”.

Le curiosità e idoli

Curiosità: la maglia da Futsal più datata è quella dell’Asti donata a Gabriele da Alessandro Todeschini, risalente alla stagione 2004-05. In quell’anno la squadra disputava il torneo CSI, prima di iniziare la scalata verso l’olimpo del futsal a partire dalla stagione successiva. Una vera chicca che rappresenta una delle rare eccezioni pre 2008. Molte le partite viste dal vivo che restano nel cuore del collezionista, per episodi storici come il contatto Iuliano-Ronaldo, il ritiro di campionissimi bianconeri come le leggende Buffon, Del Piero e Chiellini, il successo azzurro agli Europei di futsal. Nel museo compaiono anche pezzi cinque stelle come i cimeli di Ricardinho e Falcao, icone del calcio a 5 mondiale. Gli idoli di un grande collezionista? In assoluto due, il campionissimo Orange Andrea Licciardi e il guerriero bianconero Arturo Vidal.

 

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