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Riunione tra l'assessora al Commercio e gli ambulanti del mercato di Asti
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I banchi del mercato di Asti torneranno in piazza Libertà e largo Saracco, ma anche l’ennesima planimetria viene bocciata dagli ambulanti

Ieri una nuova riunione tra l’assessora Bologna, che sperava di mettere tutti d’accordo, e gli operatori che hanno chiesto un nuovo sondaggio e l’inversione della disposizione dei banchi diversamente dalla planimetria proposta

Dopo oltre un anno e mezzo di agonia mercatale, in un difficile tentativo di rimettere in sesto il commercio ambulante, l’assessora Loretta Bologna ha presentato l’ennesimo “progetto risolutivo” per la ricollocazione dei banchi, attualmente ingolfati in piazza del Palio dove sono stati portati dal Comune a seguito di un contestato accorpamento che, come ribadito dalla stessa assessora, «non sta funzionando». Ma quella nata come una riunione “definitiva” per approvare la nuova planimetria dei banchi, con un parziale ritorno di una trentina di operatori tra piazza Libertà e largo Saracco (dove già c’era il mercato prima del trasloco), con il Mercato Coperto a fare da ponte e il resto degli ambulanti in piazza del Palio, si è trasformato nell’ennesimo “muro contro muro”.

Gli ambulanti hanno sollevato da più parti diverse questioni tecniche e, in particolare, hanno detto di non apprezzare la disposizione dei banchi in piazza del Palio, in verticale e non in orizzontale, come suggerito dalla nuova piantina; di trovare assurda la penalizzazione di molti operatori in un’eventuale riscelta del posto, a fronte di licenze molto vecchie, ma metrature blindate e di considerare ingiusta la tassa  sul plateatico, ancora molto alta rispetto ad altre città. Per questi motivi l’obiettivo di trovare una soluzione tecnica entro la fine dell’anno, per poi procedere con la tracciatura degli stalli, è ormai un sogno, intrappolato in un infinito tira e molla tra proposte lanciate e bocciature incassate. Tutto questo nonostante l’amministrazione, per garantire un nuovo trasloco rapido, abbia annunciato l’intenzione di eliminare tutti gli arredi urbani in piazza Libertà e largo Saracco per dare il massimo spazio vitale agli ambulanti. Ma tant’è.

L’assessora al Commercio è partita con le migliori intenzioni, forte dei dati sulla crisi generale del settore (42.000 banchi mercatali chiusi in Italia in dieci anni) e dalla consapevolezza che l’attuale disposizione in piazza del Palio sia da rivedere. Non un’ammissione di colpa da parte sua sul fallimento del progetto (il trasferimento fu deciso ai tempi dell’assessore Bovino e condiviso dalle associazioni di categoria, in primis l’Ascom), ma un prendere atto che le lamentele degli ambulanti, a fronte di incassi sempre più ridotti e un numero di licenze riconsegnante, circa 30 posti in meno rispetto al mercato dei tempi più prosperi, non erano chiacchiere, bensì una triste realtà. Gli ambulanti presenti alla riunione hanno comunque storto il naso quando l’assessora ha descritto il progetto di accorpamento come «un centro commerciale all’aperto» perché garantisce i parcheggi di piazza Alfieri e piazza del Palio (però a pagamento).

Parcheggi a parte, il nuovo progetto proposto dal Comune prevede il ritorno in largo Saracco e piazza Libertà di circa 35 bachi, ma solo con metrature di 8 o 10 metri. Gli altri operatori resterebbero in piazza del Palio, aprendo i banchi in orizzontale e non più verticale rispetto alla lunghezza della piazza, per compattare l’area di vendita e creare più parcheggi. Basta buchi a macchia di leopardo e una maggiore fruizione da parte dei clienti, molti dei quali hanno smesso di andare al mercato perché troppo dispersivo. Per l’assessora i banchi più piccoli prevederebbero minori spese, ma per arrivare alla planimetria proposta è necessaria una riscelta, quindi riprendere in mano la graduatoria dell’anzianità della licenza e ricostruire l’intero mercato. Particolare che a molti non è piaciuto, come non è piaciuta l’idea di invertire la disposizione dei banchi.

Nuove metrature: «E che facciamo, tagliamo la tenda o compriamo un altro camion?»

La risposta alla proposta del Comune non è stata quella sperata. Molti ambulanti, anche quelli non del Goia, nemico giurato dell’attuale amministrazione, hanno sollevato dubbi sulla metodologia scelta per disegnare gli stalli. Non è piaciuta la dislocazione dei banchi da 12 metri in una sola zona di piazza del Palio, la penalizzazione in un’eventuale riscelta del posto tra chi ha il banco da 12 metri, è un operatore con più anzianità di servizio, ma non potrebbe tornare in piazza Libertà e largo Saracco per mancanza di spazio («tagliamo la tenda o prendiamo un altro camion?» hanno osservato ironicamente) ed è stata molto contestata la disposizione dei banchi in orizzontale, che era stata superata da una soluzione (condivisa con le associazioni di categoria) che prevedeva banchi in verticale. Su questo punto un operatore ha sottolineato che «i banchi orientati a sud avrebbero il sole tutto il giorno, dal mattino alla sera rendendo il lavoro insostenibile».

È anche vero che alcuni dei presenti hanno affermato di aver iniziato a creare un nuovo giro di clientela, dopo un anno e mezzo di crisi e il dover mettere mano alla planimetria, per l’ennesima volta, non pare loro una proposta vantaggiosa. Ma in realtà il sogno degli ambulanti, che tale resterà a quanto sembra, è quello di tornare come prima, riprendersi piazza Alfieri e l’isola pedonale davanti ai portici Anfossi ed eventualmente, quando c’è il Magico Paese di Natale, occupare l’anello intorno alla piazza. Ipotesi impraticabile per il Comune.

Dopo un’ora di batti e ribatti, è stato il dirigente del settore Commercio, nonché comandante della polizia municipale, Riccardo Saracco a trovare una soluzione che potrebbe (il condizionale è d’obbligo quando si parla di mercato) aprire la strada alla tanto ricercata soluzione condivisa: «La soluzione per sbloccare l’impasse è una rigorosa raccolta dati vincolante, un nuovo sondaggio che dovrà essere proposto a tutti gli operatori che oggi occupano i 191 posti presenti sull’area mercatale – ha detto Saracco – Questo per conoscere le esatte esigenze di metratura (8, 10 o 12 metri) di ciascuno. Così facendo si sceglie la via della precisione massima, ma l’obiettivo di concludere la parte amministrativa entro fine anno potrebbe slittare un po’». Una volta ottenuti i dati della grandezza dei banchi definitiva, dei desiderata di ognuno, degli spazi disponibili, della riscelta, tenuto conto dell’anzianità delle licenze, si andrebbe a disegnare una sorta di “puzzle mercatale” cercando di dare una coerenza alla mappa definitiva. In questo modo anche nelle due nuove piazze potrebbero starci alcuni banchi da 12 metri e si toglierebbero alcuni banchi davanti alle scalinate di piazza del Palio che nascondono parte della prima fila.

Così, il mercato di Asti, in questa infinita odissea di planimetrie e traslochi veri o presunti, si ferma ancora una volta, in attesa che la polizia municipale conduca l’indagine certosina per una giustizia simmetrica e proporzionale che metta d’accordo tutti. Funzionerà? La risposta alla prossima riunione.

[nelle foto l’assessora Loretta Bologna che mostra le nuove mappe del mercato]

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