È un fenomeno in crescita, sintomo di un diffuso senso di insicurezza: sempre più astigiani scelgono di pagare servizi di vigilanza privata per proteggere la propria abitazione mentre sono assenti in occasione di eventi sociali. Non si tratta di vacanze, ma di assenze programmate di poche ore, o al massimo di una giornata, per partecipare a matrimoni, funerali, battesimi o cresime, ma anche pranzi o eventi di comunità.
Questa tendenza, che secondo l’istituto di vigilanza privata Cittadini dell’Ordine di Asti ha visto, nell’ultimo periodo, un aumento stimato intorno al 20%, riflette la paura di lasciare la casa indifesa alla mercé dei ladri. Come sottolinea l’ispettore Giuseppe Marmo, responsabile dei Cittadini dell’Ordine di Asti, «ci vengono chiesti sia servizi fissi, con una guardia giurata che resta a presidiare in modo continuativo l’abitazione fino al ritorno dei proprietari, sia dinamici che prevedono più passaggi nel corso dell’incarico». La situazione è più o meno sempre la stessa: i proprietari di una villa, cascina o casa isolata devono partecipare al matrimonio di uno dei figli, oppure sono chiamati a un funerale, o a un pranzo sociale e temono che l’assenza diventi l’occasione per i soliti ignoti di mettere a segno il colpo perfetto.
«Le motivazioni dei clienti sono chiare: – continua l’ispettore Marmo – non vogliono lasciare la casa indifesa e preferiscono pagare una vigilanza per non dover passare la giornata con l’apprensione di poter essere derubati». In caso di matrimoni, il presidio non è solo richiesto dagli sposi, ma anche dai loro genitori che chiedono alle guardie giurate di presidiare la loro abitazione, oppure quella degli sposi per “difendere” i regali di nozze già presenti tra le mura domestiche. In caso di funerali, la paura più sentita è quella di vedere ripulita la casa del defunto mentre si svolgono le esequie. «Questo perché c’è il timore che i ladri, utilizzando i manifesti funebri per risalire a dove e quando si svolge la cerimonia, prendano di mira l’abitazione del morto o dei parenti in lutto, sapendo che sarà vuota in un certo giorno e a una certa ora» continua Marmo.
L’abitudine di pagarsi la vigilanza a casa si sta diffondendo anche per altre occasioni di assenza temporanea, come ha fatto la vittima di un clamoroso recente episodio di furto che, dovendo organizzare un pranzo fuori dall’abitazione con parecchie persone, ha chiesto ai Cittadini dell’Ordine di stazionare davanti alla proprietà fino al suo ritorno. Si potrebbe discutere a lungo sulle differenze tra la sicurezza reale e quella percepita, ma per chi sceglie di pagare un presidio privato conta solo la paura di essere colpito nella propria intimità, nei propri affetti e, davanti alla paura, si arriva a fare scelte anche estreme.
[nella foto di repertorio due pattuglie dei Cittadini dell’Ordine]