Spesso si sente dire che la politica, soprattutto in Italia, non dà abbastanza spazio e fiducia ai giovani, relegandoli ad attori marginali in favore di personaggi che la cavalcano da anni, se non decenni. Ma in realtà ci sono tanti giovani che vogliono dare un loro contributo al sevizio delle istituzioni e per cambiare il Paese. Ad Asti abbiamo incontrato due di loro.
Valentina Callegaro (Ora): «Mettiamo al centro i giovani per non lasciare indietro gli anziani»
L’astigiana Valentina Callegaro, 30 anni, è una figura emergente nel panorama politico. Manager in un’azienda di consulenza ingegneristica, ha recentemente assunto un ruolo di spicco nel movimento politico “Ora – Il coraggio dell’ovvio”, fondato da Michele Boldrin e Alberto Forchielli. Callegaro è membro del Consiglio Direttivo Nazionale.
Com’è maturata la sua passione politica e come si è avvicinata a “Ora”?
Prima di entrare in questo progetto non avevo avuto esperienze politiche, perché mi sembrava un ambiente sporco e noioso. L’avvicinamento al progetto di Ora si è incastrato in un momento di crescita molto naturale. Maturando una consapevolezza personale, ho acquisito coscienza civica, sentendomi pronta a guardare anche intorno a me. Quando Forchielli e Boldrin si sono riuniti per la loro proposta politica, questa mi è piaciuta molto: la prima volta che ho sentito Boldrin parlare ho pensato che fosse una persona che mi rappresentava completamente in termini di valori e visioni. Mi sono avvicinata incuriosita e stimolata dalla vivacità intellettuale e culturale del progetto. Ho iniziato dando il mio contributo come moderatrice di alcuni eventi e, in meno di un anno, sono diventata membro del Consiglio Direttivo Nazionale.
Ora propone politiche a lungo termine come l’eliminazione dei sussidi, l’inserimento del nucleare nel piano energetico nazionale e il sostegno ai giovani imprenditori che spesso spendono le loro competenze all’estero. Crede che sia un progetto fattibile?
La nostra campagna non vuole mettere al centro gli anziani, come fanno altre campagne demagogiche o populiste, ma vuole mettere al centro i giovani per non lasciare indietro gli anziani. Sono qui per sperimentare e mettermi a servizio del progetto, per capire come le mie caratteristiche personali possono valorizzarlo. Sono convinta che una nuova classe politica, volta a fare il meglio per la comunità, possa avere successo. Personalità con competenze professionali e capacità manageriali specifiche di settore, capaci di tradurre il complesso in semplicità, potranno portare un’offerta politica nuova e stimolante. Spero di farne parte nella modalità migliore che permetta al partito di continuare a crescere.
Nel contesto italiano, i giovani sono disinteressati alla politica o è la politica ad essersi disinteressata dei giovani?
È la politica che si è disinteressata dei giovani. La nostra responsabilità, anche storica, è quella di portare un’offerta politica nuova e frizzante, che riesca a coinvolgere tutti: giovani, anziani, donne e uomini. Dobbiamo portare contenuti che risultino universali e interessanti. Le responsabilità e il lavoro da fare sono tanti, ma l’obiettivo è portare un’offerta politica nettamente migliore rispetto a quelle oggi presenti, che sappia fare la differenza.
Maurizio Toscano (I Giovani Astigiani): «Contro il degrado serve l’educazione civica»
Nell’ultimo Consiglio comunale è avvenuta la surroga, nel gruppo de I Giovani Astigiani, tra la consigliera Elisa Pietragalla e Maurizio Toscano. Quest’ultimo è subentrato dopo la rinuncia di Inti Sartoretto primo degli esclusi. Toscano è coordinatore cittadino di Forza Italia e titolare di un’agenzia immobiliare ad Asti.
Lei in più occasioni, anche in veste di coordinatore cittadino di Forza Italia, ha posto l’accento sul decoro urbano. Quali sono le prime azioni concrete che da consigliere intende proporre su questo argomento?
Il degrado nasce spesso da cattive abitudini, deiezioni canine lasciate nei vicoli del centro o graffiti sui muri privati. Sono segni di mancato rispetto verso la città e anche costi per i proprietari. La mia priorità è affiancare il lavoro dell’assessore Galvagno e puntare su educazione civica e interventi mirati. Il decoro è qualità della vita, dobbiamo alzare l’asticella.
È stato eletto tra le fila de I Giovani Astigiani, una realtà che vuole dare spazio alle nuove generazioni. In Consiglio, di quali temi legati ai giovani intende farsi portavoce?
I giovani spesso non si avvicinano alla politica perché manca lo stimolo iniziale. Io stesso, alle elementari, partecipai al Consiglio dei bambini. Iniziative come “Comune Porte Aperte” possono accendere quella curiosità. Per i più grandi, realtà come Astimusica o i Mercatini di Natale mostrano quanta energia c’è. Il mio impegno è quello di dare ai giovani spazio, voce e opportunità vere di aggregazione.
La campagna elettorale per le comunali del 2027 sta iniziando a scaldare i motori. Che giudizio dà all’amministrazione Rasero nei suoi primi otto anni? Ci sono stati errori o la promuove su tutta la linea?
Sono nella maggioranza e conosco il lavoro svolto; solo chi non fa, non sbaglia. Gli investimenti sulle scuole e sul patrimonio pubblico sono evidenti a tutti. Il Collegamento Sud Ovest, ad esempio, è un passo strategico per migliorare la viabilità, anche se richiede tempo e coordinamento istituzionale. Il mio giudizio è positivo: spesso non si vede la burocrazia che sta dietro a ogni intervento, anche piccolo. Guardando al 2027 ricordo che i risultati veri richiedono continuità, visione e più tempo di quanto si immagini.
Oltre a essere protagonista della politica locale, lei è un giovane imprenditore titolare di un’agenzia immobiliare. Asti può essere davvero una città appetibile per giovani imprenditori?
Fare impresa oggi non è semplice, ma con l’attività giusta le soddisfazioni arrivano. Asti sta crescendo molto sul fronte turistico e tutto ciò che vi ruota attorno offre nuove opportunità. Con competenza e idee chiare, Asti può essere un ottimo posto per avviare e far crescere un progetto imprenditoriale solido.