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Ferro Mauro e Gianni Valente
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Il Patronato Acli compie 80 anni: «Terzo per numero di pratiche nell’Astigiano, conserva una funzione sociale»

I vertici dell’associazione spiegano origine e sviluppo della realtà che mira ad aprire nuovi uffici in città – L’attività sarà anche illustrata per due giornate al Magico Paese di Natale, nella casetta condivisa con l’Asssiociazione Rinascita

Le Acli (Associazioni cristiane lavoratori italiani) e l’Associazione Rinascita insieme per promuovere le rispettive attività ai mercatini del Magico Paese di Natale. Giovedì 4 e domenica 21 dicembre, infatti, saranno presenti all’interno della casetta numero 22 di piazza Alfieri ad Asti. Un’ulteriore occasione di condivisione dopo la scelta della sede comune, in via Carducci 23.
Ad illustrare l’iniziativa e le sue motivazioni, stamattina in conferenza stampa, il presidente provinciale Acli Mauro Ferro, la vice presidente regionale Daniela Grassi e il vice presidente del patronato Acli Gianni Valente.

Il patronato Acli

«Quest’anno – ha ricordato Ferro – celebriamo gli 80 anni del nostro patronato, anniversario che nel 2024 aveva riguardato l’associazione. Nato nel contesto del dopoguerra con una funzione sociale, che conserva ancora oggi, nell’Astigiano è il terzo per numero di pratiche, uno dei pochi a non fare capo ad un sindacato o ad una associazione di categoria. Conta, insieme al Caf, che si occupa di materia fiscale, dieci operatori impegnati negli uffici di Asti, delle sedi zonali (San Damiano e Nizza Monferrato) e dei recapiti (Canelli, Villanova Villafranca) , ovvero uffici aperti solo per poche ore a settimana, che spesso si avvalgono anche della collaborazione di volontari. Il nostro obiettivo, tuttavia, è di aprire dal prossimo anno uffici in altre zone di Asti, ad esempio nella zona di piazza d’Armi, per essere maggiormente capillari».
Daniela Grassi ha quindi illustrato il modo in cui funziona un patronato e le caratteristiche che contraddistinguono la realtà “targata Acli”. «Si occupa di tutte le pratiche sociali, come quelle relative a pensioni, bonus, trattamento di disoccupazione e Naspi, invalidità, insieme ad altri servizi, come la compilazione delle buste paga per le famiglie che hanno assunto una badante o una colf. Deve garantire una parte di pratiche gratuite e il libero accesso a tutti per la richiesta di informazioni; alcune pratiche, invece, sono a pagamento. In tale contesto, la caratteristica che ci contraddistingue è che i nostri patronati sono presenti in numerosi stati del mondo».

La realtà delle Acli

Il discorso si è poi allargato al cosiddetto “sistema Acli”.  «Nell’Astigiano – ha affermato Ferro – gli iscritti sono in totale circa 5.500, tra coloro che fanno parte delle Acli e chi invece ha aderito all’Unione sportiva, che comunque è inserita nello stesso sistema. Disponiamo di venti circoli tra città e paesi, che rappresentano un punto di riferimento sul territorio, soprattutto nei paesi più piccoli».
«La finalità, infatti – ha aggiunto Valente – è renderli luoghi di aggregazione, confronto e dialogo della nostra associazione, espressione di un volontariato non fine a se stesso, ma che mira a stimolare la risoluzione dei problemi del Paese, nonostante la difficoltà che sta vivendo il “corpo intermedio” della società, formato da associazioni e sindacati».

L’associazione Rinascita

Daniela Grassi ha infine ricordato che le Acli, nate poggiandosi su tre fedeltà (Chiesa, lavoro e democrazia), sono incentrate sulla difesa e promozione dei diritti umani e della persona, finalità che la accomunano all’Associazione Rinascita, con cui condividerà la casetta al Magico Paese di Natale. «Nel corso delle due giornate – ha annunciato – Rinascita presenterà l’attività che svolge. Gestisce, infatti, la Casa delle Rose a Moncalvo, porzione di Cascina Graziella, bene confiscato alla mafia di cui si occupa l’associazione Libera, che ospita donne (attualmente tre) vittime di violenza o che hanno bisogno di protezione, ad esempio perché testimoni di giustizia. Impegnandosi, inoltre, a trovare loro anche un posto di lavoro affinché possano ritornare ad essere indipendenti».

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