Sabato prossimo alle 17 al Museo Diocesano di via Natta 36 verrà presentato “Il Platano”, la rivista della Società di Studi Astesi dedicata alla storia astigiana. Il volume, di oltre 400 pagine, viene dato in omaggio a tutti i soci e viene inviato alle principali biblioteche piemontesi e nazionali.
Quest’anno “Il Platano” raggiunge i 50 anni di pubblicazione e si conferma la più longeva pubblicazione nell’ambito culturale astigiano. Dal 2014 l’Anvur (l’agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca) lo ha inserito tra le riviste italiane definite scientifiche.
A presentare sabato pomeriggio la cinquantesima annata del Platano saranno il presidente della Società di Studi Astesi Pippo Sacco e il coordinatore scientifico Ezio Claudio Pia.
L’idea di creare un nuovo bollettino di storia locale, arte e letteratura nacque da un gruppetto di astigiani, che nei primissimi Anni ’70 diede origine all’ Associazione Amici di Asti. Direttore responsabile fu Silvia Taricco, insegnante di storia dell’arte al liceo classico. Il nome lo suggerì Matilde Rosa, figlia del pittore Giovanni Rosa, con un richiamo al platano alfieriano. La rivista era bimestrale ed il primo numero uscì all’inizio del 1976. Nel tempo diventò semestrale e dal 1982 è pubblicata annualmente. Nel 2005 avvenne la fusione dell’Associazione Amici di Asti con il Gruppo Ricerche Astigiane, che era stato costituito nel 1971 presso l’Archivio di Stato. Nacque così la Società di Studi Astesi ed “Il Platano” diventò la rivista ufficiale, continuando un impegno che unisce ricerca storica, divulgazione e approfondimento della memoria comune della città e del territorio.