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Rocchetta Tanaro e quell’addio straziante davanti alle moto da cross

Gli amici di Stefano Cassinelli hanno mantenuto la promessa e si sono presentati al funerale con le loro moto

Oggi è il giorno dopo. E’ “quel giorno dopo” per la famiglia e tutti gli amici di Stefano Cassinelli, il ragazzo di 29 anni deceduto sabato notte in seguito ad un incidente stradale sulla strada fra Quattordio e Masio.

E’ il giorno dopo i funerali. Celebrati in una Rocchetta Tanaro attonita per l’addio ad uno dei suoi figli. Perché è così nei piccoli paesi, i figli sono di tutti, non solo della famiglia.

Una folla quella che sia la sera del rosario che il pomeriggio dei funerali ha gremito la chiesa parrocchiale e tante le persone che si sono affacciate a finestre e balconi al passaggio del carro funebre con quella bara chiara e due genitori spezzati dal dolore.

E poi c’erano loro. Gliel’avevano promesso sui social alla notizia tragica della sua morte: «Ci saremo tutti Stefano, ci saremo tutti a salutarti, e ci saremo in sella alle nostre moto perché sappiamo che tu avresti voluto così».

Così, alla già straziante cappa di dolore che ha accompagnato l’addio ad un ragazzo giovane, si è aggiunta la commozione per quella lunga fila di moto a fare da ultima “scorta” a Stefano. Lui che viveva per le moto tanto da averne fatto una professione. In un angolo della piazza lo stand di Asel Racing, la sua società, e quella maglietta con il numero 872. Resterà per sempre la sua.

Mentre dal Cto di Torino arrivano notizie confortanti: Elisa, la fidanzata che viaggiava con lui e che ha riportato danni gravissimi nello schianto, è stabile.

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