«Ci tengo che sia messo a verbale che il Collegio dei Revisori dei Conti non ha più la fiducia di questo Consiglio comunale». Così, al termine della seduta di martedì sera, il sindaco Fabrizio
«Ci tengo che sia messo a verbale che il Collegio dei Revisori dei Conti non ha più la fiducia di questo Consiglio comunale». Così, al termine della seduta di martedì sera, il sindaco Fabrizio Brignolo ha, di fatto, sancito una significativa rottura tra l'organo politico e quello di controllo dei conti comunali. Già da tempo i rapporti tra maggioranza e Collegio dei Revisori non erano proprio idilliaci (sebbene non sia compito dei revisori essere allineati con chicchessia o simpatici alla maggioranza in quanto organo di controllo indipendente) ma, nei corridoi di palazzo, si dice che già dopo l'approvazione del Bilancio Preventivo 2014, i rapporti tra l'amministrazione e i revisori sarebbero diventati molto più tesi. Martedì era in discussione la pratica di assesstamento del Bilancio di previsione 2014/2016 con una variazione quasi di routine (in realtà non si muovono cifre particolarmente importanti).
Poche ore prima dell'assemblea è pervenuto ai consiglieri il parere dei revisori che è stato un fulmine a ciel sereno: non favorevole, senza riserve. Il Collegio, formato dal presidente Pierluigi Graziano, Andrea Fea e Dario Piruozzolo, ha espresso un giudizio basandosi sulla documentazione in suo possesso e sollevato criticità su diversi aspetti: difficoltà nel pagare le opere del Pisu entro il 31 dicembre utilizzando un contributo speciale della Regione fuori dal patto di stabilità e preoccupazione sull'andamento del programma generale del Piano; «stallo critico nella procedura liquidatoria dell'Aurum et Purpura»; «preoccupazione per l'attenuazione dell'attività di recupero dell'evasione riguardante ICI e IMU»; «alto tasso di insolvenza (90%) dei proventi derivanti da ruoli relativi a mancati pagamenti diretti delle sanzioni amministrative»; mancanza del Piano industriale di ASTISS; assenza del Piano industriale triennale e del business plan di Asp.
Il sindaco Brignolo, davanti ad un Consiglio spiazzato dal parere rispetto a quanto sarebbe emerso il giorno prima durante la Commissione bilancio dove non erano stati sollevati dubbi sul fatto che i revisori potessero bocciare il documento contabile, ha replicato punto per punto alle osservazioni mosse dal collegio, definendo alcune osservazioni non pertinenti e altre riferite a tematiche di cui i revisori non avrebbero dovuto dare giudizi. Brignolo ha quindi ricordato quanto accaduto in occasione dell'approvazione del Bilancio Consuntivo 2013, due volte bocciato dai revisori prima dell'approvazione da parte del Consiglio e che ha obbligato il Comune a rivedere "i residui" dei singoli settori.
«L'altra volta abbiamo fatto una manfrina – ha detto, molto seccato, il sindaco – ma questa volta non abbiamo intenzione di rifarne un'altra. Riteniamo di non soggiacere più a delle azioni che esulano dalle competenze dell'organo di revisione. Aggiungo che, questa sera, c'era la pratica da discutere ed era evidente che ci sarebbe stato almeno un emendamento. I revisori avrebbero dovuto esserci». L'affondo del sindaco si riferisce all'assenza dei tre membri del Collegio durante i lavori del Consiglio (con il solo Graziano "giustificato" dal presidente Ferlisi che, durante il dibattito, ha informato i colleghi di aver inviato un sms per invitare i revisori a venire in aula, senza però ottenere risposta). Un'assenza ritenuta, anche dall'opposizione, molto grave. E' per questo che alcuni consiglieri di minoranza come Lattanzio (Lista Civica) e Quaglia (Forza Italia) hanno suggerito di rimandare la discussione della pratica a giovedì così da chiedere ai revisori di essere presenti per un confronto dal vivo «e per rispetto verso il Consiglio comunale», ha precisato il consigliere azzurro.
Bosia (Uniti per Asti) ha invece difeso il parere del collegio: «Ho molto rispetto di loro e tengo conto di un parere contrario così pesante». Alla fine la pratica sull'assestamento di Bilancio è stata approvata a maggioranza con l'abbandono dell'aula da parte di Forza Italia, Lista Civica, Fratelli d'Italia ma la questione con i Revisori dei Conti resta aperta. Da parte sua il presidente del Collegio, Pierluigi Graziano, preferisce non commentare l'accaduto prima di essersi confrontato con Fea e Piruozzolo mentre quest'ultimo, saputo di quanto successo in Consiglio, sottolinea che «le contestazioni si fanno per iscritto e sempre per iscritto si risponde».
Riccardo Santagati