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Litiga con la conviventecon un coltello in tasca
Cronaca

Litiga con la convivente
con un coltello in tasca

Una chiamata allarmata al 113 della polizia cittadina, da parte di una persona che sentiva le urla di una lite giungere fino all'esterno dell'abitazione. Siamo nella zona est della città. Nel

Una chiamata allarmata al 113 della polizia cittadina, da parte di una persona che sentiva le urla di una lite giungere fino all'esterno dell'abitazione. Siamo nella zona est della città. Nel tardo pomeriggio di domenica, intorno alle 19, in pochi istanti una pattuglia della Questura è arrivata nel cortile di un palazzo e, proprio in quel cortile, ha sorpreso l'uomo che secondo la ricostruzione fatta dagli agenti si era reso protagonista di una lite con la convivente. Si tratta di un 45enne, che portava nascosto nei pantaloni un coltello. Alla lite avrebbe assistito anche una ragazzina, minorenne, una parente che si trovava con la coppia in quel momento. «Erano già stati effettuati altri interventi da parte nostra in quella famiglia a seguito della segnalazioni del verificarsi di liti tra l'uomo e la donna», ci segnalano dagli uffici di corso XXV Aprile. L'uomo è stato arrestato per «maltrattamenti in famiglia».

Dall'inizio del 2014 sono state 10 le denunce e le persone indagate da parte della polizia per lo stesso reato di maltrattamenti in famiglia. Un fenomeno che si fa sentire anche nella nostra provincia e che vede spesso vittime le donne. Proprio oggi, 25 novembre, si celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne (la data fu scelta in ricordo del brutale assassinio il 25 novembre 1960, nella Repubblica Dominicana, delle tre sorelle Mirabal, considerate esempio di donne rivoluzionarie per l'impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Trujillo). «Drammatica» viene definita la situazione in Italia, con una donna uccisa ogni tre giorni (nel 2013 sono stati 179 i femminicidi), mentre la maggior parte dei casi di violenza avviene ad opera del partner, nell'ambito familiare.

È proprio della scorsa settimana l'ultimo episodio di violenza contro una donna registrato nell'Astigiano: una giovane di San Damiano aggredita dall'ex fidanzato a colpi di cacciavite, che le hanno procurato ferite guaribili in dieci giorni (leggi articolo). Ci vorrà forse più tempo per riprendersi dallo shock di una simile violenza, perpetrata dalla mano di una persona amata o che si era un tempo amata. In questi giorni il pensiero va anche ad un'altra giovane donna, morta ad appena 37anni lasciando quattro bambini. Dalle indagini dei carabinieri che da dieci mesi lavorano incessantemente e nel massimo riserbo e dal lavoro della Procura si attendono risposte sul mistero della fine orribile di Elena Ceste, la mamma di Motta di Costigliole ritrovata sul fondo di un canale a nove mesi dalla scomparsa. Le indagini e i risultati scientifici potranno forse stabilire con certezza come la donna è morta.

Marta Martiner Testa

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