E' stato un week end di allerta su tutto il territorio astigiano per la paura di frane a causa delle forti e persistenti piogge. Per fortuna non si registrano smottamenti importanti, anche se
E' stato un week end di allerta su tutto il territorio astigiano per la paura di frane a causa delle forti e persistenti piogge. Per fortuna non si registrano smottamenti importanti, anche se tante piccole frane si sono distaccate un po' in tutta la provincia ma senza creare disagi alla circolazione, grazie anche al lavoro dei cantonieri che sono intervenuti per rimuovere in fretta eventuali smottamenti sulle strade.
Come confermato dall'ingegner Paolo Biletta, dirigente della Provincia, le abbondanti ed intense precipitazioni hanno interessato in particolar modo il sud del Tanaro e a causare i disagi alla circolazione stradale sono stati soprattutto gli allagamenti di alcuni tratti di strade. Allagamenti sono stati segnalati a Bruno, Calamandrana, Mombercelli e Maranzana. Così il Sud della Provincia sta in queste ore tirando un sospiro di sollievo perché, a dispetto delle previsioni meteorologiche non troppo promettenti del fine settimana, le valli lambite da Belbo e Bormida sembrano aver passato indenni, o quasi, i grandi temporali di sabato scorso. Tanto che le criticità restano quelle segnalate nel corso dell'ultima settimana.
Come a Canelli, dove mercoledì la terra ha ceduto con ben tre smottamenti che hanno in parte compromesso la viabilità su alcune strade provinciali e comunali mentre l'acqua di alcuni rii minori era fuoriuscita. Riaperta lunedì mattina la strada a Sant'Antonio. In questo caso, come hanno spiegato i tecnici della Provincia «Le intense precipitazioni dei giorni scorsi avevano causato un fronte franoso da monte per circa 40 metri di scarpata stradale, di fronte ad una abitazione che in caso di distacco sarebbe stata colpita dalla massa terrosa, con gravi danni strutturali». In Regione Aie resta transennata la parte della carreggiata, compromessa da una frana. Per questo tratto il traffico è alternato. «Siamo stati fortunati -? è il commento del sindaco Marco Gabusi -? ora provvederemo ad intervenire nei punti ancora critici».
Buone le notizie arrivano anche da Bubbio, comune che in Valle Bormida è sede del Centro Operativo Misto di pronto intervento della Comunità Montana. «E' andata bene, non possiamo lamentarci» dichiara il sindaco Stefano Reggio, il quale fa sapere che la tanto temuta piena del Bormida non si è verificata. «Il fiume si è alzato ma è rimasto sotto i livelli di guardia». Frane e smottamenti di lieve entità si sono però registrati lungo il territorio dei comuni della valle e in particolare a Bubbio, Cessole, San Giorgio Scarampi, Roccaverano, Mombaldone e Monastero Bormida.
Una frana ha anche interessato un tratto di via Cortiglione, a Vinchio, hrichiedendo l'emissione di un'ordinanza per la chiusura del tratto di strada, che conduce ad un'abitazione. «In attesa dei necessari finanziamenti per il ripristino, nei prossimi giorni sono previsti interventi di somma urgenza per la riapertura della strada al traffico, limitatamente alle automobili», sottolinea il sindaco Andrea Laiolo. Un altro dissesto, sempre a Vinchio, ha riguardato il cedimento di un muro in cemento armato a monte di strada Malpertusio (strada rurale che conduce a fondi agricoli): anche in questo caso è stata emessa l'ordinanza di chiusura.
Una dura giornata quella che si è vissuta sabato a Montegrosso sul fronte del maltempo. «Tre strade di fondovalle, lungo il rio Tiglione, chiuse fino alle 21,30 per problemi di allagamenti che per fortuna hanno riguardato solo aree agricole – spiega il sindaco Marco Curto – Grande lavoro insieme a noi da parte della Protezione civile per fronteggiare la situazione viabilità». Interessate dagli allagamenti in particolare le zone Basolo, Gareglio e Pozzo Nuovo.
Lucia Pignari
