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Che fine hanno fatto i fondidestinati agli alluvionati?
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Che fine hanno fatto i fondi
destinati agli alluvionati?

Il Governatore del Piemonte Sergio Chiamparino che ieri aveva appuntamento con il Ministro dell'Economia Padoan per il decreto "Salva Piemonte", si è presentato con in tasca un dossier

Il Governatore del Piemonte Sergio Chiamparino che ieri aveva appuntamento con il Ministro dell'Economia Padoan per il decreto "Salva Piemonte", si è presentato con in tasca un dossier molto particolare che gli era stato affidato a Nizza da uno dei consulenti degli alluvionati piemontesi, Luca Matteja. Il dossier documenta una partita da oltre 900 milioni di euro che, a rigor di legge, il Piemonte deve incassare da Roma. Per cosa? Per la tassa di scopo, ovvero quell'addizionale del 50% dell'imposta di bollo sui conti bancari che era stata introdotta nel 1994 per far fronte all'alto fabbisogno finanziario per la ricostruzione del Piemonte alluvionato.

Questo fondo specifico alimentato dalla tassa sui bolli bancari, ha originato negli anni delle cifre esorbitanti delle quali sono una minima parte vennero dirottate per la ricostruzione, ovvero per lo scopo per il quale era stata generata. In particolare,anche dopo la sua soppressione nel 2011, ha continuato a generare flussi di denaro, che il bilancio dello Stato ha contabilizzato in un totale di 914 milioni di euro. Ebbene, secondo uno studio del consulente Matteja, suffragato dal decreto legge che l'aveva istituito, il fondo deve essere assegnato per l'80% al Piemonte per proseguire l'opera di messa in sicurezza del territorio e per la rilocalizzazione delle imprese a rischio, sempre più attuali, visti i disastri che sono stati registrati nell'Alessandrino nelle ultime due settimane. La possibilità di finanziare la rilocalizzazione delle aziende, inoltre, potrebbe diventare un importante volano per far ripartire una parte di industria in questo momento di forte recessione locale.

Della vicenda si stanno occupando anche il senatore Mauro Marino e i deputati Cristina Barbero (per l'Alessandrino) e Massimo Fiorio (per l'Astigiano) che hanno presentato nei giorni scorsi un'interrogazione allo stesso Ministro dell'Economia. «Le risorse hanno consentito negli anni – indicano Fiorio e Bargero – importanti interventi di messa in sicurezza del territorio, oltre che, nel solo Piemonte, la rilocalizzazione in aree sicure di circa mille imprese. Tuttavia solo una minima parte degli introiti è stata destinata agli scopi previsti e ciò ha comportato l'interruzione di molte opere e causato le disastrose conseguenze dovute ai sempre più frequenti eventi alluvionali».

Il versamento finalmente di questi fondi al Piemonte, consentirebbe anche di affrontare l'ormai annosa questione dei mancati rimborsi dei contributi versati in eccesso all'Inps e all'Inail dalle aziende alluvionate negli anni 1995-1996-1997 cui invece, in seguito, venne concessa l'equiparazione alle aziende siciliane alluvionate che ottennero uno sconto del 90% di queste provvidenze previdenziali.

Daniela Peira

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