Nella giornata simbolica di San Martino, che segna la fine dellannata agraria, la Coldiretti ha rinnovato le carice della sua associazione pensionati. Bruno Porta di Montemagno è stato confermato
Nella giornata simbolica di San Martino, che segna la fine dellannata agraria, la Coldiretti ha rinnovato le carice della sua associazione pensionati. Bruno Porta di Montemagno è stato confermato alla presidenza dellAssociazione. Per i prossimi quattro anni guiderà laggregazione maggiormente rappresentativa dei pensionati coltivatori diretti della provincia di Asti.
LAssemblea, composta dai delegati di tutti i comuni dellAstigiano, rappresentativa di ben 5.871 pensionati aderenti a Coldiretti Asti, ha provveduto anche alla nomina di due vicepresidenti: Pierangelo Balbo di Bubbio e Vincenzo Satragni di Mombaruzzo. Il nuovo consiglio direttivo è completato dai seguenti rappresentanti risultati eletti dallAssemblea: Gino Boido, Teresio Candelo, Luigi Cerrato, Carlo Emilio Ciocca, Giuseppe Faccio, Marisa Faccio, Agnese Fasano, Guido Gemello, Piero Massano, Oreste Saracco, Alfa Torchio, Gianfranca Verzello, Giuseppina Zandrino, Gisella Zuccone.
«Ringrazio tutto il Consiglio ha commentato Porta per la fiducia nei miei confronti: il lavoro da svolgere in difesa dei pensionati è davvero tanto. In primo luogo saremo chiamati a difendere le conquiste ottenute negli ultimi anni, considerato anche il momento di crisi economica, che si riflette inevitabilmente sulle condizioni di vita dei pensionati. Intendiamo lavorare non solo per difendere i diritti acquisiti in tema socio assistenziale e sanitario, ma anche per chiedere al nuovo Governo Regionale la riconferma degli impegni rispetto allassistenza domiciliare. Continueremo poi a lavorare per il progetto Una Filiera agricola tutta italiana, promosso con forza dalla nostra organizzazione. Il nostro compito principale rimane, comunque, quello di affiancare i giovani nella conduzione delle imprese agricole, mettendo loro discretamente a disposizione la nostra esperienza e i nostri saperi».